Fu l’evento dell’estate del 1979, ma in retrospettiva si può ben dire che fu uno dei grandi eventi della musica italiana di sempre. Quando Lucio Dalla e Francesco De Gregori, già a fine anni Settanta nomi di spicco della scena, si misero insieme per un tour congiunto che toccò gli stadi di tutta Italia, non solo sdoganarono la canzone d’autore, fino ad allora considerata espressione di un culto minore, spesso di appartenenza ideologica, portandola alle masse, ma misero fine alla pesante atmosfera che aveva accompagnato musica pop e rock per tutto il corso del decennio.
Lo stesso De Gregori, infatti, era stato vittima di un “processo politico”, rapito con le pistole in mano durante un concerto milanese, nel 1976, e costretto ad autoaccusarsi di “essersi venduto al sistema borghese”. Grandi nomi come Led Zeppelin, Chicago, Lou Reed, Santana, avevano visto loro concerti italiani interrotti da frange di estremisti che a suon di bombe molotov li avevano costretti a interrompere i loro spettacoli in nome di “musica gratis”.
Da anni nessun grande nome straniero veniva più in Italia, e fu solo dopo il tour di Dalla e De Gregori (raccontato in un disco live e in un film, “Banana Republic”) che gli americani tornarono da noi, in primis Patti Smith nel settembre di quel 1979.
La musica tornava a essere musica, libera e gioiosa, e l’ideologia tornava a essere quello che era, una cosa triste e senza speranze. Trentuno anni dopo quell’evento, Dalla e De Gregori tornano insieme: la prima si tiene venerdì 22 gennaio in un piccolo club, il Vox di Nonantola, in provincia di Modena, dove pochi fortunati potranno assistere a una sorta di prova in diretta, con i due cantautori che affileranno le canzoni in vista di un tour vero e proprio che partirà a maggio, presumibilmente non negli stadi come trent’anni fa, ma nelle arene e nei teatri.
C’è grande riservatezza sul repertorio che i due andranno a presentare e non mancheranno le sorprese. Ma, come allora, la certezza è che si tratterà di un momento di musica libera e appassionata, come i due sanno fare. E se De Gregori, discograficamente parlando, è fermo ormai da un paio di anni, Lucio Dalla ha appena esordito in televisione con uno spettacolo autobiografico in onda su Sky, L’angolo nel cielo, una sorta di, come dice uno degli autori, “Tour all’interno della testa di un grande artista”.
Canzoni dal vivo, e poi protagonisti, insieme a Dalla, di brevi sketch personaggi come Michele Placido, Dario Argento, Marco Baldini, Luca Barbareschi, Eugenio D’Andrea, Enzo Decaro, Giancarlo Fisichella, Fabrizio Frizzi, Fabio Fulco, Bianca Guaccero, Alessandro Haber, Gianni Morandi, Vincenzo Salemme. Tanti anche gli attori (Piera Degli Esposti e Roberto Herlitzka nella prima puntata, gli Anna e Marco della famosa canzone visti oggi), gli ospiti speciali (Angela Baraldi, Enzo Iacchetti, Vladimir Luxuria, Vito) e quelli musicali (Gianni Morandi, Luca Carboni, Samuele Bersani).
Non ci sarà però Francesco De Gregori: “Io De Gregori non lo sopporto” ha detto Lucio, scherzando, alla presentazione dello spettacolo televisivo. “Ma non mi dispiace suonare con lui. Tra l’altro non ho mai sentito cantare Francesco bene come adesso. Quindi è probabile che faremo altre cose anche se, ripeto, non lo sopporto". Appuntamento allora a Nonantola anche se lo show è andato esaurito in brevissimo tempo. Non poteva essere altrimenti.