«Erich Segal quello che ha scritto Love story, era uno degli autori della sceneggiatura… sono rimasto sorpreso quando hanno scelto di realizzare qualcosa di psichedelico.
Pensavo che i produttori volessero qualcosa di più commerciale, che a me sarebbe andato benissimo. Volevo che
Yellow Submarine fosse un cartone un po’ più classico… io amo i film di Disney, e pensavo che questo sarebbe potuto essere il miglior Disney di tutti i tempi, solo che avrebbe avuto la nostra musica. Sarebbe stata una miscellanea gradevole. Però loro non volevano e per fortuna, non è stata una mia decisione.
Riguardando adesso il film, devo dire che mi piace: è piuttosto interessante. Loro pensavano di doversi focalizzare su quello che stavamo facendo, ovvero
Sgt. Pepper’s, ma a me, allora, sarebbe andato meglio Bambi». (Paul McCartney)



Yellow Submarine, colonna sonora dell’omonimo cartone animato, venne pubblicato il 17 gennaio 1969, circa sei mesi dopo l’uscita del film. A tutt’oggi viene considerato un album minore nella discografia dei Beatles proprio perché contiene pezzi di scarto e brani già pubblicati come Yellow Submarine (uscita su Revolver) e All You Need is Love pubblicata come singolo nel luglio del 1967. I brani inediti sono All Togheter Now, Hey Bulldog (scritti appositamente per il film), Only a Northern Song (registrata durante le session di Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band) e It’s All too Much proveniente da alcune session successive a Sgt. Pepper. Film ed album ebbero un buon riscontro di pubblico anche se sulla valenza artistica dell’operazione non tutti furono concordi.



«…Se loro avessero voluto When You Wish Upon A Star, sarei stato sicuramente disposto a farlo ma, dato che avevano scelto una impostazione alla Sgt. Pepper, abbiamo detto loro di usare canzoni già registrate come All You Need is Love. Da noi volevano anche qualche canzone nuova, allora abbiamo registrato ad Abbey Road Only A Northern Song. Ricordo che suonavo una stupida trombetta. Mio padre la suonava, io non sono capace, ma so fare un gran casino, e quella canzone mi ha offerto l’occasione perfetta. È stato uno scherzo». (Paul McCartney)

Il lato B dell’album, con l’eccezione di Yellow Submarine in Pepperland, è interamente composto orchestrato e diretto da George Martin; venne registrato con un orchestra di 41 elementi il 22 e 23 ottobre del 1968 agli Abbey Road Studios.
Questa riedizione è stata un’operazione interessante proprio perché ha riproposto, rimasterizzati in digitale, i tredici album originali dei Beatles, avvicinando il suono ai gusti e al tipo di ascolto attuale. Una riuscita opera di divulgazione che ha trovato riscontro fra tutti i veri appassionati di musica, giovani e non.
Proprio in un album come questo, in cui sono presenti brani di scarto, frutto di qualche forzata sperimentazione, si notano i benefici effetti della masterizzazione digitale, come evidenziato in It’s All too Much (Harrison) e Hey Bulldog, brani questi, che hanno dato parecchi spunti, soprattutto nell’uso della ritmica, a gruppi come gli Oasis. Continua nelle pagine seguenti…



«Al Brodax (il produttore ndr) mi ha rubato mezzo Yellow Submarine. L’Hoover, la macchina che aspira le persone, sono state tutte mie idee… Era il terzo film che dovevamo alla United Artist.
Aveva organizzato tutto Brian e noi non siamo stati coinvolti. Il film, il lavoro artistico, mi sono piaciuti.
Volevano un’altra canzone, e io ho buttato giù
Hey Bulldog: è solo un disco che suona bene, ma non ha nessun senso. (John Lennon)

La rimasterizzazione dell’album è stata effettuata utilizzando gli originali nastri stereo analogici (quattro piste) ad eccezione di Only a Northern Song (Harrison) per il quale è stato utilizzato l’originale nastro analogico mono.

Only a Northern Song è stato uno scherzo riferito a Liverpool, la Città Santa dell’Inghilterra settentrionale. Inoltre la canzone aveva come titolare del copyright la Northern Song Ltd, che non è mia. Quindi non ha importanza che accordi suono, perché è solo una canzone del nord. (George Harrison)

La canzone che ancora oggi emoziona fortemente è All You Need Is Love che all’epoca divenne l’inno del Flower Power. Venne scritta appositamente per Our World la prima trasmissione in mondovisione che andò in onda il 25 giugno 1967.
Quando i Beatles andarono in onda, in studio, spettatori, erano presenti Mick Jagger, Keith Moon, Keith Richard, Marianne Faithful, Graham Nash, Eric Clapton.
I Beatles, stante la preoccupazione di George Martin, ottennero di cantare dal vivo su basi preregistrate frutto delle registrazioni iniziate il 14 giugno contenenti numerose sovraincisioni e una geniale apertura con le note della Marsigliese oltre a citazioni da In the Mood di Glen Miller, dei Concerti Brandeburghesi di Bach e She loves You. Continua nella pagina seguente…

…Facevo riprese casalinghe e siccome non mi piacevano le riprese col sonoro (e neppure ne giravano molte), prima mi occupavo delle immagini e poi sceglievo una colonna sonora, sperimentando. Mi ricordo che una volta ripresi un vigile che dirigeva il traffico, poi rimisi la pellicola in macchina e filmai il traffico… per completare l’opera scelsi come colonna sonora un sassofonista jazz fuori di testa che stonava suonando la Marsigliese ed è probabile che da lì che venne lo spunto per l’introduzione di All You Need Is Love. (Paul McCartney)

Per la prima volta, in quel lontanissimo 25 giugno 1967, tutto il mondo (circa 350 milioni di persone) vide e, soprattutto, ascoltò, quelli che erano i numeri uno della nostra musica. All’epoca noi avevamo questi riferimenti, oggi, la gran parte dei giovani segue programmi come i talent show, urlando (come si faceva anche all’epoca a dir la verità, o meglio… le nostre signore) per improbabili ipotesi di musicisti.
Ciascuno ha quello che si merita; la musica dei Beatles fu rivoluzionaria e alla rivoluzione allora in atto fece da colonna sonora. A quando i nuovi Beatles? a quando una nuova rivoluzione? sperarlo è forse è un po’ troppo… All You Need Is Love!

Le dichiarazioni dei Beatles sono tratte da "The Beatles Anthology" (Rizzoli).

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