E’ morto Uccio Aloisi, uno degli ultimi eredi della grande tradizione musicale popolare italiana. Aveva 82 anni ed era il simbolo della musica salentina. Da qualche tempo era ricoverato in ospedale per diversi problemi.

Uccio Aloisi era per tutti il cantore della “pizzica”. «La pizzica, poi n’altra pizzica, ancora na’ pizzica», dice in un’intervista, «e la gente se rumpe li cujuni». Ma Uccio amava cantare Tito Schipa, gli stornelli, i canti di lavoro e d’amore: la voce del cuore di una provincia generosa e passionale, quella di Lecce e del Salento. Vero nome Antonio, era nato nel 1928 a Cutrofiano, nel basso Salento.



Ha sempre fatto lavori duri: il contadino, estratto il tufo nelle cave, scavato pozzi di acqua sorgiva. E intanto cantava, ovunque poteva, dalle feste di paese ai matrimoni. Mette su un gruppo di cantori, i Li Ucci e si esibiscono anche all’estero. Eseguiva la musica tradizionale salentina, dagli stornelli ai canti d’amore, ai ‘canti alla stisà, fino alla frenetica pizzica-pizzica. Nel corso della sua carriera artistica ha anche duettato con i ‘Buena Vista Social Club’, il gruppo di vecchie glorie della musica cubana. La Notte della taranta, evento di musica popolare moderna, è stato ispirato dalla sua lezione musicale.



Leggi anche

SLF, chi sono?/ MV Killa, Lele Blade, Vale Lambo, Una Snapp e Niko Beatz uniscono le forze