L’assenza di Morgan sul palco dell’Ariston è davvero ingombrante e l’effetto delle polemiche che hanno preceduto il Festival di Sanremo ha fatto diventare la canzone La Sera tra le più ascoltate del web, scavalcando così i cantanti in lizza per la vittoria finale. L’evocazione del grande assente inizia ufficialmente ieri sera intorno alle 21.45, quando Antonella Clerici si fa tutta seria e inizia l’annunciato momento-Morgan.



– Dopo il no alle droghe la conduttrice del festival cita uno stralcio del testo de La sera accompagnata dalle note del pianoforte suonato dal pianista dell’orchestra dell’Ariston. La Clerici sembra quasi commuoversi e saluta Morgan invitandolo a sconfiggere il suo problema con la droga. Intanto oggi il brano di Morgan-Marco Castoldi è cliccatissimo sul web, nei siti specializzati e nei blog.



– Il grande assente ottiene così la sua prevedibilissima rivincita. La canzone è decisamente fuori dagli schemi sanremesi e non avrebbe quasi sicuramente vinto, ottenendo magari il premio della critica. Il testo è una poesia dedicata al momento del giorno in cui il “cuore d’ispira” e può aprirsi alla possibilità di un vero cambiamento.

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Il cantante sembra non aver gradito il continuo riferimento alla sua vicenda, fatto soprattutto dagli organizzatori del Festival. Morgan, dalle colonne de Il Giornale, tuona accusando i principali organizzatori del Festival di essere i veri «cattivi maestri». «Lo scandalo non sono più io, ma chi mi sfrutta», lamenta il cantante in una lettera firmata e pubblicata oggi su La Stampa che di seguito riportiamo integralmente.



 

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Leggi le lettera di Morgan

Il vero scandalo non è più il mio, visto che io ho chiesto scusa pubblicamente, ma è il vostro. Voi, che da una parte obbedite all’ordine del mio allontanamento dal palco e dall’altra sfruttate in ogni occasione il mio nome, la mia vicenda, la mia persona per vostro tornaconto. Questo comportamento vergognoso produrrà l’effetto contrario a ciò che andate predicando. Dunque chi sarebbero i cattivi maestri che rischiano davvero di allontanare i giovani dall’idea di non drogarsi? Voi che punite, inquisitori, moralisti senza morale, o io? È così: io e la mia canzone staremo a casa.

 

Marco Castoldi (in arte Morgan)



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 Leggi il testo de La Sera

 

 

La Sera

S’apre la sera
vedi, s’avvera
morbida svela e distende
la sua coperta nera
Ecco la sera, bella la sera
la luce s’inchina
esce di scena
poi si nasconde tra i monti
scalderà altre genti
brucerà altri campi
e altri orizzonti
avanti, entri la sera
e noi siamo ancora qui
ma niente sembra uguale: con te

Con te si può parlare
disordinare il destino
rimandare il mattino
che il modo migliore è
consumare le ore facendo l’amore

Cade la sera
e il cuore s’ispira
mentre che il cielo si oscura
buio a regalar le stelle
belle illusioni, sogni lontani
anche se per oggi abbiamo dato già abbastanza
tutte le nostre forze, tutti i fianchi e gli occhi

Non siamo stanchi
e d’incanto l’identico istinto ci coglie
e con me ti fai trascinare via
guarda la sera
scende sicura
apre la notte futura e
non infonderà paure
anzi ci invita a nuove avventure
e fin che resteremo insieme non morirò
e del tormento allora ci faremo un canto
tutto il tempo che resta, ogni sera la nostra festa
e il vento come orchestra
mentre un raggio di luna rifrange
sulla pioggia che piange tu volteggi come un’onda
cosi volubile e profonda, stasera
l’atmosfera profuma d’incenso
quando ormai mi credevo disperso
con stupore immenso tutto ritorna per me ad avere un senso
o
almeno si spera, esce la sera, buona la sera