Oltre 1.700 canzoni; più di ottocento interpreti; un centinaio tra presentatori e vallette con il record di Pippo Baudo che colleziona ben 13 presenze ; cinquecento direttori d’orchestra; 18 milioni e 400mila telespettatori (puntata record di ascolto, da quando è stato istituito l’Auditel, relativo alla serata del 22/2/95). Il Festival di Sanremo è anche questo. Una storia lunga 60 anni.



Tra gli artisti che vantano più presenze sul palcoscenico festivaliero ci sono Milva e Peppino Di Capri, 15, seguiti da Toto Cutugno con 14, poi ci sono ClaudioVilla, Al Bano, Anna Oxa e Fausto leali con 13 partecipazioni.
Mia Martini è stata, fino ad oggi, l’interprete più premiata (3 volte) dalla stampa di settore da quando, nell’82, fu istituito il “Premio della critica”.



La storia del Festival della Canzone Italiana inizia nel Nilla Pizzi vince con “Grazie dei fiori” e diventa la “Regina della canzone”. la manifestazione si articola su 3 serate, la radio trasmette solo parte della gara. Torna a vincere la Pizzi con “Vola colomba”.  viene varata la doppia interpretazione. Salgono sul podio Trovajoli e Angelini ed è polemica tra i sostenitori dei due stili. Vince la coppia Carla Boni-Flo Sandon’s con “Viale d’autunno”. trionfa “Tutte le mamme” con Giorgio Consolini e Gino Latilla la Rai vara il primo collegamento tv. Claudio Villa e Tullio Panesi impongono con “Buongiorno tristezza”.



Il motivo vincente del è “Aprite le finestre”cantato da Franca Raimondi.
Tonina Torielli, beniamina del grande pubblico, è solo seconda. ClaudioVilla e Nunzio Gallo vincono con “Corde della mia chitarra”. è l’anno della rivoluzione di “Nel blu dipinto di blu” presentata da Domenico Modugno e Jonny Dorelli. si riconferma il successo del duo Modugno-Dorelli con “Piove”. Tonina Torielli stecca clamorosamente, debutta Mina e vincono Tony Dallara e Renato Rascel con “Romantica”.
“Al di là” con Betty Curtis e Luciano Tajoli è prima, seconda la coppia Celentano-Little Tony con “Ventiquattromila baci”. Per la prima volta a condurre il Festival sono ci sono due presentatrici: Lilly Lembo (annunciatrice della Rai da via Teulada, a Roma) e Giuliana Calandra.

Nel a Domenico Modugno e ClaudioVilla va il primo posto, ma alla critica piace la voce di Milva che è seconda
insieme a Sergio Bruni con "Tango ita-liano". è già boom di ascolti televisivi, Tony Renis ed Emilio Pericoli vincono con "Uno per tutte". è la volta di Gigliola Cinquetti e Patricia Carli che volano al primo posto con "Non ho l’età". Little Tony e Gene Pitney presentano “Quando vedrai la mia ragazza” che diventa uno dei più grossi successi di quell’anno. Bobby Solo con "Se piangi, se ridi" dimostra di avere la voce, l’anno prima aveva cantato in playback “Una lacrima sul viso”, a causa di una faringite: la canzone andò in finale ma poi venne considerata fuori concorso. Gigliola Cinquetti si è fatta donna e con Domenico Modugno vince con "Dio,come ti amo!". si suicida Luigi Tenco, che aveva presentato “Ciao amore ciao”. Vincono Claudio Villa e Iva Zanicchi con "Non pensare a me". Molte le canzoni di protesta e anche Giorgio Gaber fa la sua,”…E allora dai”, ma con ironia.

Il vede il debutto Al Bano, litigano Adriano Celentano e Don Backy, che esce dal Clan e denuncia Celentano per irregolarità contabili. Domenico Modugno con “Meraviglioso” non viene ammesso al Festival: la sua canzone, che è un inno alla vita, non è ritenuta opportuna dopo la tragica morte di Tenco. Il festival lo vincono Sergio Endrigo e Roberto Carlos con "Canzone per te". Gianni Morandi predice la vittoria, poi confermata, di Bobby Solo e Iva Zanicchi con"Zingara". Questo è anche l’unico Festival a cui partecipa Lucio Battisti, con “Un’avventura”, che si piazza solo al nono posto. "Chi non lavora non fa l’amore" impone la coppia Adriano Celentano-Claudia Mori. La critica plaude a “L’arca di Noè” di Sergio Endrigo che divide la scena con Iva Zanicchi. il primo posto è di Nada e Nicola Di Bari con "Il cuore è uno zingaro"; Lucio Dalla e l’Equipe 84 sono terzi con "4 marzo 1943".  Domenico Modugno s’infuria perché uno spettatore rovina il finale drammatico della sua “Come stai?”. la grande esclusa è Orietta Berti; vince Nicola Di Bari con "I giorni dell’arcobaleno". Celentano si ammala e non partecipa. Trionfa Peppino Di Capri, "Un grande amore e niente più" e al secondo  posto c’è un altro napoletano, Peppino Gagliardi, con “Come un ragazzo”.  

 

Nel Corrado presenta il Festival per la prima volta vinto da Iva Zanicchi con "Ciao cara, come stai?".  I cantanti sono divisi in due categorie, big e giovani. Debutta da solista l’ex cantante e bassista dei Pooh, Riccardo Fogli. La crisi, iniziata due anni prima, della kermesse sanremese continua e la stampa stronca il Festival. a Sanremo non vuole andare nessuna star della canzone nostrana: le grandi case discografiche disertano la manifestazione. Trenta canzoni e trenta interpreti e tre donne ai tre primi posti: Gilda,"Ragazza del sud", Angela Luce,"Ipocrisia", Rosanna Fratello,"Va’ speranza va’". vittoria inaspettata per Peppino Di Capri con "Non lo faccio più", il racconto di uno spogliarello. E’ l’anno delle canzoni che parlano di sesso. Mentre il è l’anno dei gruppi, in gara ce ne sono 7. Vincono i fiorentini Homo Sapiens con "Bella da morire" e al secondo e terzo posto si piazzano altre band: Collage, “Tu mi rubi l’anima”, e Santo California, “Monica” . Il Festival, a causa di lavori di ristrutturazione al Casinò, che da sempre lo ospita, si trasferisce al Teatro Ariston che sembra portagli fortuna: le canzoni del Festival, dopo anni, tornano in classifica. La finale è la prima serata del Festival a essere trasmessa a colori dalla Rai. è prima "…E dirsi ciao" dei Matia Bazar ma il più simpatico è Rino Gaetano terzo con "Gianna". A condurre la serata ci sono un’attrice, Stefania Casini, e un comico, Beppe Grillo. Ma questa edizione non piace e per la prima e unica volta le radio non trasmettono le serate del Festival. è il decimo festival per Mike Bongiorno vinto da Mino Vergnaghi, "Amare".

Nel le dieci giurie decretano la vittoria di Toto Cutugno e della sua "Solo tu". Trenta le canzoni in gara, in finale ce ne vanno 20. Presentano Claudio Cecchetto, già famoso disk jockey e conduttore radiofonico, che nella serata finale viene supportato di Roberto Benigni. La rivelazione di questa edizione sono i milanesi Decibel la cui voce solista è quella di Enrico Ruggeri. Per il nuovo, crescente interesse sul Festival la Rai torna a trasmettere tutte le serate, anche se le prime due passano in seconda serata e in edizione ridotta. Alice è prima con "Per Elisa" ma per molti la vincitrice morale è Loretta Goggi, grintosa interprete di "Maledetta Primavera". Claudio Villa spara a zero sul Festival e polemizza a tutto campo perché viene eliminato subito. E’ la prima volta di Zucchero con “Una notte che vola via”. Vince Riccardo Fogli, "Storie di tutti i giorni". si canta in playback, Tiziana Rivale è la più votata, "Sarà quel che sarà". vincono Al Bano e Romina Power con "Ci sarà" seguono Toto Cutugno e Christian c’è la febbre da Duran Duran, ospiti del Festival. Dopo dieci anni di successi,  vincono i Ricchi e Poveri con "Se m’innamoro".

 

Il playback viene abbandonato definitivamente, si torna a cantare dal vivo e  il romanissimo Eros Ramazzotti trionfa nel con "Adesso tu" anche se per la contemporanea presenza di molte prime donne della nostra Canzone – Rettore, Loredana Bertè, Anna Oxa, Orietta Berti, Rossana Casale, Fiordaliso, Flavia Fortunato- si parla di “Festival al femminile”. L’album di Eros Ramazzotti “Nuovi eroi” è tra i più venduti dell’anno.  un trio d’eccezione con Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi racconta come "Si può dare di più", una vittoria che segna il ritorno in scena di Tozzi e Ruggeri vince ancora con Fiorella Mannoia che si aggiudica il Premio della critica: sua “Quello che le donne non dicono”.  Massimo Ranieri, che torna al Festival dopo molti anni di assenza, travolge tutti con "Perdere l’amore" e Luca Barbarossa, terzo, è dalla parte delle donne e contro lo stupro con "L’amore rubato" vincono Anna Oxa e Fausto Leali, "Ti lascerò". Presentatori quattro criticatissimi figli d’arte (Rosita Celentano, Gian Marco Tognazzi, Paola Dominguin Bosé e Danny Quin). Dopo tre partecipazioni, Paola Turci vince nella sezione “Emergenti”. vengono riproposti gli abbinamenti con artisti stranieri e la vittoria è dei Pooh con la grande Dee Dee Bridgewater per "Uomini soli". Indimenticabile l’interpretazione di Ray Charles ne “Gli amori” di e con Toto Cutugno. Marco Masini s’impone nella sezione Novità con “Disperato”. Riccardo Cocciante, in coppia con Sarah Jane Morris, è primo con "Se stiamo insieme". Ma si accendono le polemiche per il secondo posto di Renato Zero, in coppia con una incredibile Grace Jones: il loro brano,”Spalle al muro”,  e la loro interpretazione lasciano il segno.

L’edizione del la vince Luca Barbarossa che scrive "Portami a ballare" pensando alla madre. Tornano le eliminazioni e per i campioni non c’è più la certezza di arrivare alla serata finale, non succedeva dal ’79. Aleandro Baldi e Francesca Alotta portano alla vittoria, nella sezione Novità, la bellissima “Non amarmi”. Da questa edizione cresce l’importanza del presentatore come va crescendo l’importanza dell’Auditel a scapito della gara canora.   a imporsi tra i big è Enrico Ruggeri,"Mistero"; al secondo e terzo posto due canzoni non “facili”: “Dietro la porta”, cantata da Cristiano De Andrè, e “Gli amori diversi” della coppia Grazia Di Michele e Rossana Casale. Nella categoria Giovani la rivelazione è Laura Pausini,”La solitudine”, che scala velocemente le classiche. debutta Anna Oxa in veste di presentatrice, Aleandro Baldi è primo con "Passerà" e Giorgio Faletti sorprende tutti con il suo “Signor tenente”, secondo classificato, seguito dagli “Strani amori” della Pausini. ci riprova Gianni Morandi che, con Barbara Cola, è secondo con "In amore", preceduto dalla straordinaria vocalità di  Giorgia che canta magistralmente "Come saprei". I Neri per Caso interpretano per la prima volta un brano a cappella,”Le ragazze”. Ron e Tosca si impongono con "Vorrei incontrarti tra cent’anni", ma sono Elio e Le Storie Tese a contraddistinguersi con il brano “La terra dei cachi”, piccolo capolavoro a metà tra satira dissacrante e avanguardia. Carmen Consoli debutta al Festival. Bruce Springsteen è il prestigioso ospite straniero. primi i Jalisse, "Un fiume di parole", che poi spariranno. Presentano  Mike Bongiorno, Piero Chiambretti e Valeria Marini. Nek è solo settimo con “Laura non c’è” che ha invece un successo discografico strepitoso.   è la volta di Annalisa Minetti che, per una strana alchimia del regolamento, vince anche nella sezione Giovani con “Senza te o con te”. arriva la “rivoluzione” Fabio Fazio che fa del Festival un’occasione di riflessione su grandi temi sociali ed etici. Due premi Nobel salgono sul palco dell’Ariston: Michail Gorbaciov, ex presidente russo, e Renato Dulbecco, scienziato della genetica. Con look aggressivo e mutandine in vista che fanno discutere, vince Anna Oxa, "Senza pietà".

 

L’edizione è la seconda volta di Fabio Fazio che, come in precedenza, non decide sulle scelte musicali affidate alla Direzione artistica del Festival. Fazio divide il palco con Teo Teocoli, la modella Ines Sastre e il grande tenore Luciano Pavarotti. La giuria di qualità, presieduta da Mike Bongiorno, si impone e la Piccola Orchestra Avion Travel vince con il brano “Sentimento”. Seguono Irene Grandi  e Gianni Morandi  rispettivamente con “La tua ragazza sempre” e “Innamorato”. C’è un certo stupore per la partecipazione dei Subsonica.è la volta di Raffaella Carrà reduce dai successi “Carramba, che fortuna!”. Ma il suo Festival non è altrettanto apprezzato e fa discutere la volgarità del comico toscano Stefano Ceccherini che affianca la Carrà insieme alla modella australiana Megan Gale. La vittoria, assolutamente meritata, è di Elisa con un suo bellissimo brano,”Luce (tramonti a Nordest)”. Nella sezione Giovani exploit dei giovanissimi Gazzosa. Fanno parlare di sé Morgan e i Bluvertigo che partecipano con “L’assenzio”. Patti Pravo torna a Sanremo per la sesta volta ma non riesce a imporsi. Si torna i qualche modo al passato con la vittoria dei Matia Bazar, la voce femminile è ormai quella di Silvia Mezzanotte, con la melodica ”Messaggio d’amore”. Seconda la minuscola e potente Alexia, “Dimmi come”, terzo Gino Paoli con la sua “Un altro amore”. E’ l’anno dei grandi ritorni con Mino Reitano, Francesco Renga, Enrico Ruggeri, Fausto Leali, Gianluca Grignani, Loredana Bertè, Michele Zarrillo. Ma il grande successo discografico è di Daniele Silvestri che fa ballare tutti con “Salirò”.   Alexia, Alex Britti e Sergio Cammariere sono la terna vincente tra i big mentre la pugliese Dolcenera vince con “Siamo tutti là fuori” per le nuove proposte. Due attrici, Serena Autieri e Claudia Gerini, conducono “alla pari” con Pippo Baudo che viene baciato in diretta dal ciclone Luciana Littizzetto che approda al Festival. è guerra aperta tra Rai e discografici e la Fimi, sigla che riunisce le etichette più importanti, annuncia che i propri artisti non parteciperanno al Festival a nessun titolo. Così Tony Renis, nuovo direttore artistico, dopo vent’anni abolisce le due sezioni, big e giovani. Solo ventidue le canzoni in gara. Vince Marco Masini con la toccante “L’uomo volante”.  A Simona Ventura, con Gene Gnocchi e Paola Cortellesi, il difficile compito di fare arrivare in porto la manifestazione con indici di ascolto altalenanti. In aiuto della Simona nazionale arriva Adriano Celentano che torna a Sanremo dopo 33 anni, convinto dal vecchio amico Tony Renis. 

E’ la volta di Paolo Bonolis che nel le trentadue canzoni in gara le divide in ben cinque categorie e riesce a imporre i duetti. Il vincitore assoluto, che è Francesco Renga con “Angelo”, viene determinato dal televoto. Bonolis è affiancato da Antonella Clerici, che gioca con vestiti esagerati, e dall’esordiente Federica Felini, spontanea e un po’ stralunata. Anche Bonolis vuole un Festival “impegnato” e così dall’Ariston lancia un appello per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, rapita in Iraq,  parla di guerra e religione e testimonia solidarietà al Darfur per la tragedia umanitaria che là si consuma e in favore dei bambini di quella regione fa cantare, fuori concorso, Povia, “I bambini fanno oh”. Ospiti del Festival Mike Tyson e Michael Bublé. Povia si prende la rivincita con “Vorrei avere il becco”. I Nomadi vincono nella sezione Gruppi con “Dove si va” mentre ad Anna Tatangelo va il primo posto nella sezione donne per “Essere una donna”. Giorgio Panariello, cui è affidata la conduzione insieme a Ilary Blasi e Vittoria Cabello, conia lo slogan “la forza della musica, il Festival dell’eccellenza italiana”. Confermata la formula dei duetti che vede impegnati, tra gli altri,  Roberto Vecchioni, Niccolò Fabi, Tullio De Piscopo, Tiziano Ferro, Max Gazzè. Neltorna Pippo Baudo con una sola donna al fianco, Michelle Hunzicher. Le canzoni in gara sono trentaquattro e tornano ad essere suddivise nelle due classiche sezioni: campioni e giovani.  Questa edizione del Festival si ricorda per la vittoria di due brani dai forti temi sociali. Simone Cristicchi trionfa, gli viene assegnato anche il Premio della critica, con la toccante “Ti regalerò una rosa”, storia di amore e di pazzia; Fabrizio Moro, convinto e convincente, canta un inno alla legalità e contro le mafie. Dai successi planetari del musical “Notre Dame” nel Lola Ponce e Giò  Di Tonno volano in testa alla classifica per l’appassionata interpretazione di “Colpo di fulmine” di Gianna Nannini. I fratelli Diego e Luca Fanello I Sonohra, duo vocale e strumentale, vincono nella categoria Giovani con “L’amore”. Si scatenano polemiche intorno al brano di Loredana Bertè, “Musica e parole”, che non risulta inedito. La cantante viene esclusa dalla gara, ma le viene consentito di esibirsi in virtù della sua storia. Altre discussioni si accendono per il testo del brano, ”Il mio amico”,  portato in gara da Anna Tatangelo e scritto per lei dal suo compagno, Gigi D’Alessio, che racconta di sofferenze causate dall’omofobia. Pippo Baudo e Piero Chiambretti sono i gran maestri di cerimonie per un Festival “classico” ma dai tempi troppo dilatati. Gli ascolti non premiano Super Pippo. Funziona, invece, la serata dei duetti. Giorgia, Jovannotti, Fiorella Mannoia, Gianni Moranti e i Pooh sono i superospiti italiani. Per la 59ma edizione del Festival di Sanremo nel torna Paolo Bonolis questa volta con la sua spalla di sempre, Luca Laurenti, che sul palcoscenico dell’Ariston sembra esserci sempre stato, pronto com’è, simpatico, disinvolto, bravo. E’ anche l’anno di una svolta importante: il Festival si apre ai talent show televisivi. E proprio un cantante rivelato da uno di questi programmi,”Amici”, vince. E’ Marco Carta con “La forza mia”. Povia fa arrabbiare molti perché racconta di un Luca che “guarisce” dall’omosessualità. Ma a mettere tutti d’accordo è Roberto Benigni. L’attore toscano recita, con squisita misura, una lettera in cui Oscar Wilde parla d’amore e che scrisse quando fu incarcerato perché accusato di omosessualità. La rivelazione di quest’anno si chiama Arisa, voce cristallina, look volutamente datato, e una canzone accattivante,”Sincerità”, che diventa un tormentone.