Festival di Sanremo 2010, dal palco dell’Ariston Irene Grandi canta La cometa di Halley.

Irene Grandi – “La cometa di Halley”, testo e video della canzone di Sanremo: Finalmente sul palco dell’Ariston Irene Grandi sfodera la sua grinta e archivia l’agitazione della serata precedente in cui l’emozione aveva leggermente compromesso la sua prova, che pur era stata accolta da un grande applauso del pubblico dell’Ariston. Anche il look scelto per la serata la aiuta a ritrovare la sua verve rock. Abito nero e make up deciso sono nel complesso una scelta azzeccata.



Irene Grandi – “La cometa di Halley”, fruttuosa la collaborazione con i Baustelle: Irene appare più sicura e canta “La cometa di Halley” riuscendo a valorizzare il testo: le parole si sono sentite forte e chiaro questa volta. Dopo il successo di “Bruci la città”, bocciata tre anni fa da Pippo Baudo nelle preselezioni per il Festival e diventata poi una grande hit, la collaborazione con il cantante dei Baustelle Francesco Bianconi colpisce nel segno ancora una volta. A dieci anni dalla sua ultima esibizione sul palco dell’Ariston con “La tua ragazza sempre”, la Grandi porta una canzone rock, con un arrangiamento ricco e già nella top 10 dei brani più scaricati su Itunes. Il 19 febbraio uscirà l’album intitolato “Alle porte del sogno” che contiene anche la canzone portata a Sanremo “La cometa di Halley”, insieme ad altri 11 brani inediti.



 

Il testo di "La cometa di Halley" di Irene Grandi:

 

Tu vuoi vivere così
per inerzia e per comodità
per qualcosa che non riesco più a capire
e poi ami con tranquillità
come un Dio lontano
che non ha nè problemi
nè miracoli da fare
non capisci che ci ucciderà
questo nostro esistere a metà
che la casa ha i rubinetti da cambiare
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
tu vuoi vivere così
coi vantaggi della civiltà
e pontifichi su ciò che ci fa male
non la vedi la stupidità di una relazione
che non ha francamente neanche un asso da giocare



Non ci credi che ci ucciderà
questo nostro vivere a metà
che la stanza ha le pareti da rifare
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
lasciami da sola
fallo solo per un po’
lascia stare
non pensarci più
lasciami la radio accesa
lasciami cantare
e qualche cosa da mangiare
servirà
ed una notte piangesti
guardando nel cielo
mi disegnasti illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley squarciò il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley squarciò il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
io ti dico addio
tu mi dici ciao
io ti dico addio
tu mi dici ciao
io ti dico addio
tu mi dici ciao.