Che bello vedere tre giovanissimi,  tre tenori in erba, Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone, cantare nel modo più classico che  non si può e farlo in scarpe da ginnastica. Simpatici, disinvolti e bravi questi tre ragazzi che manterranno viva la grande tradizione della canzone classica italiana.

Dopo le piume del Moulin Rouge, e le lunghissime gambe delle ballerine che le indossavano, è arrivata la classe pura sul palcoscenico dell’Ariston con la meravigliosa Regina Rania di Giordania.



Elegantissima in nero e crema, fasciata da un vestito moderno e sofisticatissimo. La Clerici a tal cospetto, spiace proprio dirlo, tra pettinatura e altro sfavillante abito, sembrava la “Signora Cecioni” che parla sempre di cibo, in un modo o nell’altro. Antonella, va bene prendersi in giro, ma il can-can no, proprio no!



Le pagelle del Festival di Sanremo 2010 – Seconda Puntata:

Nina Zilli: voto 3. Esecuzione più da chantosa, con il fianco ondeggiante, che da cantante del nostro tempo. Poi deve decidere, vocalmente, quale strada prendere.   

Broken  Heart College:  voto 2. Hanno già pronto un album? Ma perché ? Loro avranno il cuore a pezzi, ma dopo averli ascoltati sono le nostre orecchie a esserlo. Va bene l’emozione…

Mattia De Luca: voto 6.  Una bella faccia per un Mango piccolo, piccolo.

 

Jacopo Ratini: voto 5.  Una canzone già  sentita molte volte la sua. Una voce come tante altre, senza alcuna peculiarità.



Luca Marino: voto 7. La voce più  personale e riconoscibile della cinquina della nuova generazione. Canzone gradevole.