Il 18 febbraio 2010 Ariel Ramírez, autore della celeberrima “Misa Crolla”, è morto a Buenos Aires all’età di 88 anni. Il ricordo di Marina Valmaggi.
Ariel Ramírez è stato un grande nell’ambito della composizione musicale, e sino alla fine una persona amabile e semplice, nonostante la sua smisurata notorietà.
Nato a Santa Fé (Argentina) nel 1921, visse sin da bambino in una casa piena di musica, e a soli 4 anni scoperse la magia del pianoforte. Destinato a compiere studi di musica classica, quando era adolescente conobbe il pianista Arturo Scianca che, come lui confessò, doveva cambiargli la vita. Trovò nell’anziano musicista, accanto all’assoluto dominio dello strumento, una conoscenza dei ritmi del folklore che lo lasciò sbalordito.
Questo incontro lo convinse a lasciare la scuola e a dedicarsi completamente alla musica popolare, anche se ciò comportava una vita avventurosa e randagia. Nel 1941 conobbe Atahualpa Yupanqui, da cui assimilò l’amore per la “zamba” argentina. Con il suo incoraggiamento, prese a viaggiare per tutto il paese onde imparare le varie forme di musica popolare. Nel ’46 pubblicò la sua prima zamba: “La Tristecita”.
Nel ’50 venne a vivere in Europa, stabilendosi prima a Roma (dove fu ricevuto in Vaticano da S.S.Pio XII) poi a Madrid, e tenne concerti in numerosi paesi. Tornato in patria, scrisse la sua opera più famosa, la “Misa Crolla”, in cui i testi liturgici erano per la prima volta adattati a musiche tipiche di differenti aree dell’America Latina. Ne affidò felicemente l’esecuzione ad un famoso gruppo di interpreti,”Los Fronterizos”, e al Coro della Basilica del Socorro diretto da Gabriel Segade, arrangiatore vocale della Misa medesima. Questa ebbe immediata diffusione, dal 1964, in tutto il mondo, assieme a “Navidad Nuestra” (il nostro Natale).
Altre opere che svelano la sua anima profondamente legata alla sensibilità e al sapere del suo popolo sono la zamba “Alfonsina y el mar”, “Antiguo dueño de las flechas (Indio toba), “Juana Azurduy” e “Navidad en verano”. Innumerevoli le registrazioni discografiche e le performances dal vivo: nella Misa Criolla e nelle “Navidad”, infatti, Ariel Ramírez era solito suonare personalmente il pianoforte.
Accanto alla sua attività di compositore, è da segnalare il suo impegno nell’ambito della didattica, con una serie di studi per incrementare l’interpretazione pianistica della musica popolare, e nel campo del diritto d’autore, in qualità di Presidente del SADAIC (la SIAE argentina).
La “Misa Crolla” sarà sempre un caso unico nella storia della Musica. Di grande importanza è stata la sua esecuzione, nel 1992, nell’ambito del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli (agosto 1992), con José Carreras come solista d’eccezione. Un pubblico di oltre 16mila spettatori ha applaudito la splendida esecuzione, cui hanno partecipato il Coro Millennium e il Cuarteto de Los Andes, assieme al percussionista Domingo Cura.
Con la stessa formazione, la “Misa Criolla” è stata eseguita, nell’estate 1995, all’Arena di Verona, registrando il tutto-esaurito. Si è trattato di due serate indimenticabili per chi vi ha partecipato, con un’eco di stampa raramente attribuita ad opere non classiche o non appartenenti ai repertori alla moda.
(Marina Valmaggi)