Cristicchi e Irene Grandi non devono suonare. E’ quello che chiedono i fan su Facebook alla notizia che i due cantanti si esibiranno il 7 agosto alla centrale di Cerano, Brindisi. Il concerto è sponsorizzato dall’Enel. Il problema è che la centrale è da anni al centro di battaglie ambientaliste. Greenpeace addirittura la considera il maggior colpevole per i problemi climatici del nostro paese.



Si tratta di una centrale con la potenza di 2.640 megawatt e emissioni pari a 14,9 milioni di tonnellate annue di anidride carbonica. Da giorni i fan scrivono sulla pagina Facebook di Irene Grandi chiedendole di annullare la sua partecipazione a quella che chiamano “centrale della morte”. Al momento né Irene Grandi né Simone Cristicchi hanno commentato o lasciato capire che rinunceranno al concerto. Irene ha rilasciato al momento un comunicato in cui dice che “Nei live di alcuni artisti vengono calcolate le emissioni prodotte e per compensare si interviene con progetti di riforestazione nelle zone in cui si tiene il concerto”.



– Il comunicato della cantante prosegue così: “Cerco di rispettare l’ambiente attraverso i piccoli gesti di ogni giorno (…). Da anni Enel sta lavorando con la musica. L’attività della centrale di Cerano è svolta nel pieno rispetto dei severi limiti di legge sulle emissioni, poste proprio a tutela della salute e dell’ambiente. Nel prossimo biennio sono previsti oltre 300 milioni di euro di nuovi investimenti per abbattere ulteriormente le emissioni che sono controllate continuamente da una rete di centraline per il monitoraggio e per il controllo della qualità dell’aria che analizza di continuo i residui della combustione presenti nell’aria.



"I dati sono trasmessi in tempo reale sia alle Autorità competenti per il controllo (Comune e Provincia di Brindisi, ARPA regionale, etc.), che ai Comuni limitrofi all’impianto". E ancora: “Partecipo al concerto di Cerano perché credo sia possibile attraverso azioni mirate (ammodernamento centrali, diminuzione dell’anidride carbonica prodotta, nuovi investimenti per abbattere ulteriormente le emissioni, riconversione a carbone pulito delle centrali a carbone) costruire un futuro in cui le scelte energetiche e il rispetto dell’ambiente vadano in una sola direzione.

 

– "Mi hanno colpito le tante mail arrivate, da cantante durante il concerto, chiederò all’Enel di impegnarsi sempre di più con scelte lungimiranti per la tutela dell’ambiente, nel rispetto della salute e della vita". Non basta, perché sono tantissimi i commenti dei fan brindisini che scongiurano la cantante a non suonare nella centrale.

Secondo diversi studi, la centrale “Federico II”, la più grande centrale a carbone d’Italia e una delle più grandi d’Europa, ha rilasciato nel suolo composti solubili che hanno contaminato il terreno e la falda idrica. I contadini hanno rinunciato ai raccolti, i casi di cancro sono oltre la media europea. La zona idrogeologica è a rischio dissesto nonostante l’area sia sottoposta a vincoli rigorosi.