Accordo tra Google, società proprietaria di Youtube, e la Siae, la società per i diritti degli autori italiana. Da adesso a ogni canzone che verrà utilizzata come sottofondo e “colonna sonora” per un video postato su Youtube, verranno pagati autori ed editori. Solo se risultano iscritti alla Siae, naturalmente. L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2012.
Non saranno gli utenti di Youtube a pagare, ma al momento non sono ancora stati comunicati tutti i dettagli dell’accordo. Per il pagamento si terrà conto “dell’intensità di utilizzo”, cioè del numero delle visualizzazioni di ciascun video. Nei mesi scorsi, Google ha messo a punto un sofisticato sistema di “impronte digitali” audio-video che permette di riconoscere automaticamente quando sui suoi server vengono caricate tracce coperte da copyright o comunque di proprietà di terze parti. Intese analoghe a quella con la Siae sono state già raggiunte in Gran Bretagna e Spagna.
"Questo accordo segna un momento importante nella nostra attività di tutela", ha commentato Manlio Mallia, direttore dell’area new media di Siae. "L’obiettivo è assicurare agli autori e agli editori un compenso che tenga conto dell’intensità di utilizzo delle loro opere su una piattaforma molto popolare, che costituisce oggi uno dei principali veicoli di diffusione e di valorizzazione del repertorio musicale".
Secondo i dati della Federazione dell’industria musicale italiana, nei primi sei mesi di quest’anno la crescita dei proventi dalla visualizzazione di videoclip legali è stata del 27%. Tra il 2007 e il 2010, il video-sharing ha prodotto ricavi per le case discografiche di oltre 5 milioni di euro.