Pearl Jam, vent’anni di musica. Anche se “Ten”, il loro primo disco ufficiale, uscì alla fine del 1991. I Pearl Jam erano comunque già attivi prima. I vent’anni di carriera i Pearl Jam li hanno festeggiati con un intenso e indimenticabile concerto all’Heineken Jammin’ Festival di Mestre dove si sono esibiti due giorni fa. Era il momento di un’altra (triste) ricorrenza, dieci anni dalla tragedia del festival di Roskilde, quando il 30 giugno 2000 nove spettatori rimasero uccisi nella calca sotto al palco. La band cancellò il tour e si parlò anche di scioglimento. Tre anni fa, poi, sempre all’Heineken, prima dell’esibizione della band capitanata dal cantante Eddie Vedder, una tromba d’aria fece crollare le torri delle luci e delle amplificazioni: per fortuna non ci furono morti ma si parlò di “maledizione dei Pearl Jam”.



Con un concerto festoso ed esuberante i ‘Jam hanno vinto adesso questa maledizione. Il desiderio di festeggiare con la musica era apparso evidente sin da quando Eddie Vedder era salito sul palco dell’amico Ben Harper che si esibiva prima di loro. Insieme, un trascinante duetto in una cover dei Queen, Under Pressure. Poi Ben Harper era tornato durante il set dei Pearl Jam a ricambiare il favore.



La band e il cantante californiano avevano pagato tributo a un grande del rock scomparso ormai otto anni fa, Joe Strummer ex leader dei Clash, cantando insieme una canzone dal suo ultimo disco prima che morisse, Arms Aloft. E Eddie Vedder ha addirittura recitato una preghiera in sua memoria. E’ stato il concerto dei ricordi, della fine dei brutti incubi, del rock e delle preghiere.

 

 

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