Quando Alessandra Amoroso entra nella saletta della sua casa discografica dove dobbiamo incontrarci per l’intervista, è subito un’esplosione. Di simpatia, di risate, di sorrisi. Alessandra Amoroso è solare, non c’è dubbio, proprio come la terra del sud da cui proviene e per cui non a caso ha pensato una sentita dedica all’interno del suo nuovo cd, “Il mondo in un secondo”.



Una strofa dei Sud Sound System: “Ne ho sempre bisogno ogni giorno, è ciò che riempie la mia vita mi fa vivere un sogno, senza illusioni quando è vero e profondo, lo cerco nel tuo sguardo e di chi mi sta intorno”. Incontrandola di persona, in tutta la sua ariosa semplicità, si capisce perché Alessandra Amoroso di tutti i ragazzi usciti dai talent show televisivi, è la più amata e quella che gode del maggior successo.



Lei è proprio come quelle parole che dirà a fine incontro: “L’ho sognato talmente tanto quando ero una ragazzina. Quando andavo al cinema con le mie amiche cercavamo di capire cosa volesse dire essere una persona che ha successo. Cantavo in sottofondo ai film e sognavo. Adesso lo sto vivendo e sono grata di tutta questa fortuna che mi è capitata”. Una gratitudine che la mantiene la ragazza che è sempre stata.

È felice, si vede, Alessandra. Sprizza questa gioiosità da tutti i pori. Le parole che ricorrono di più, fra le tante che, come quasi ogni buon esponente del sud Italia, la ragazza spara a velocità incontrollabile, sono “ansia” (per le telecamere, per i fan, per i concerti che dovrà fare) e “Maria de Filippi”.



Quando il discorso ricade sulla trasmissione Amici, infatti, ringrazia immediatamente la de Filippi, che chiama “la mamma famosa”. La “mamma normale” è quella biologica ovviamente, altra persona che ricorre di continuo nelle sue parole, segno di un attaccamento alla famiglia che dimostra tutta la sua semplicità.

Alessandra Amoroso 28 settembre 2010 (2) from IlSussidiario on Vimeo.

Che differenze ci sono tra questo nuovo disco e i precedenti? Ti sei trovata più a tuo agio in studio di registrazione?

La differenza dallo scorso album è che ci sono più dentro in questo cd. Ho seguito tutti i particolari, dopo la registrazione andavo in saletta a mixare, vedevamo insieme cosa mettere o togliere, ho discusso gli arrangiamenti… E poi sono riuscita ad avere due canzoni inglese! Le desideravo tantissimo (scoppia in un gridolino “yeeeeeeh”, nda) e sono riuscita ad averle. Quando canto in inglese io mi sento più realizzata di quanto mi succeda con l’italiano. Con quel tipo di canto posso far vedere il mio lato un po’ pazzerello, la mia passionalità… Nel canto in italiano invece metto a nudo le mie fragilità, il mio carattere più emotivo e sensibile. In conclusione, direi che in questo disco la mia zampata c’è e si sente!

Qual è la canzone che senti più tua, in cui credi di aver dato di più?

Sicuramente Urlo e non mi senti, quella che ha scritto Francesco dei Modà. Mi piacciono tutte ovviamente, addirittura è la prima volta che metto un mio disco in macchina e mi ascolto, ma quel brano è quello che mi ha preso proprio tanto. Pensa che quando ci siamo incontrati io e Francesco, dietro al palco all’Arena di Verona, volevo mettermi a piangere… Io adoro i Modà sono una grande fan e lui che mi dice che scriverà una canzone per me… Pazzesco.

 

 

 

Per presentare il disco hai organizzato un viaggio in treno da Milano a Napoli con i tuoi fan. Che esperienza è stata?

Faticosa! (ride, nda). Ma è stato bellissimo. Io ho necessità di stare a contatto stretto con la gente, con i miei fan. Sul treno c’erano le persone che mi vogliono bene, abbiamo passato il tempo chiacchierando, poi c’era questo palco piccolino in ogni stazione che mi permetteva di stare proprio vicino alle persone. Insomma per me è importante, importante far vedere che non c’è differenza fra l’artista e tutti loro.

Adesso ci saranno due concerti importanti, a Roma e a Milano (il 20 dicembre al Palaottomatica di Roma e il 22 dicembre al Mediolanum Forum di Assago, nda). Come ti stai preparando?

Alessandra Amoroso 28 settembre 2010 (1) from IlSussidiario on Vimeo.

(Si agita, nda). Speriamo di farcela. Di farcela a livello fisico, mentale, psicologico… Ho un po’ di ansia in realtà, mi farà regalare un braccialetto magico per vincerla!

Ma sei cambiata un po’ dall’anno scorso? Hai ancora tanta paura e ansia prima di salire su di un palco?

Non è cambiato niente, ma adesso sento di potercela fare. La gente dice sempre, vedi che faccia che ha così sorridente… mentre poi dentro ho un’ansia a mille, un po’ meno dell’anno scorso sono un po’ più sicura sul palco, sono mentalmente cosciente di quello che sto facendo in quel momento… anche se a volte vedo le facce del pubblico e mi viene la tremarella. Ma va bene così, se dovessi imparare a gestire queste emozioni non farei più la cantante. Queste sono le cose belle, belle emozionarmi e piangere con la gente, E’ forse questo che ha colpito la gente, ma se non dovessi emozionarmi più non farei più la cantante.

Sei quella fra tutti quanti sono usciti dai talent show che, numeri alla mano, ha il maggior successo. Come vivi questo, senti la responsabilità?

Sento una responsabilità enorme, me li sento tutti qua i miei fan, qua sul collo… Sento la responsabilità di non deluderli. Più di una volta ho avuto la tentazione di mandare tutto al diavolo, per via della stanchezza, dello stress, della mancanza di casa mia… Ma poi salgo sul palco e sentire tutta quella gente che canta le mie canzoni, che mi dice un sacco di cose belle… Al diavolo tutto, io continuo a fare questa strada.

All’inizio ci sono state delle critiche negative, dei pregiudizi nei miei confronti che mi hanno ferito. Mi domandavo perché la gente si comportasse così nei miei confronti. Poi chi ho fatto il callo, ho parlato con mia mamma, con i miei amici e loro mi hanno detto, tu devi andare avanti per le persone che ti vogliono bene ed è così: vado avanti per loro, per quelli che mi vogliono bene.

 

Dopo Marco Carta e Valerio Scanu, adesso sarà la tua occasione per andare a Sanremo?

Non ne ho la più pallida idea, adesso ci sono così tante cose da fare. Se capiterà di andarci, bene, Sanremo è una grande opportunità. L’ho toccato non come concorrente ma come ospite quando ho duettato con Valerio Scanu e ne sono felice. Valerio è mio amico, gli voglio bene, gli auguro tutto il successo che merita perché lui è un ragazzo buonissimo, non è né presuntuoso né arrogante… Sono andata a Sanremo felice di fare una cosa con lui e secondo me abbiamo fatto una cosa gigantesca.

Dicono che sei la nuova Laura Pausini…

(Ride, nda) Magari. No, io non avrò mai una carriera lunga come la sua. Io faccio il mio, finché dura bene, poi quando il successo non dura più me ne tornerò a Lecce con tanti pianti, ma felice di tornare a Lecce…

Non ti dà fastidio che tanti tuoi fan vogliano sapere dove abiti, avere il tuo numero di telefono…

Io ho un rapporto stupendo con i miei fan, siamo come una grande famiglia davvero… C’era un periodo che avevo sessanta persone sotto casa tutti i giorni e la cosa mi fece un po’ arrabbiare. Questo perché erano sempre le stesse persone e io dicevo loro che non era giusto nei confronti dei fan che invece non potevano mai venire fino a qui. Poi io i fan li incontro sempre, prima di un concerto in albergo mi preparo almeno centocinquanta foto autografate, poi vado davanti alla transenna dove stanno tutti e mi metto a fare volantinaggio.

Glie li do uno per uno, poi ci baciamo. Insomma non c’è davvero bisogno di venire fino a casa mia e l’ho detto chiaramente: a Lecce io voglio fare la mai vita. Che è sempre la stessa: vado al mare dove sono sempre andata, faccio la spesa dove l’ho sempre fatta. Ma anche per voi, createvi il vostro spazio, vivete la vostra vita e lasciatemi vivere la mia. Quando poi sono in tour, sto sempre insieme a loro, è la cosa che mi diverte di più.

 

 

Che ne pensi delle novità che verranno introdotte quest’anno ad Amici, le due squadre, una di cantanti e una di ballerini?

Penso che tutto quello che decide Maria (de Filippi) va bene (ride, nda)!. Scherzi a parte, credo sia una decisione giusta, ci sono un sacco di ballerini bravissimi e anche loro meritano di avere una squadra tutta loro.

Le tue canzoni parlano di amore. Come siamo messi al proposito?

(Risposta netta e precisa, nda): Non c’è male grazie. Sono felice.

Talvolta ti impegni in iniziative benefiche, è una cosa che ti ha insegnato la tua famiglia?

Sì, ma mi viene anche naturale. Quando ero piccola, alla elementari, avevo una compagna che soffriva di un handicap. Lei aveva l’insegnante di sostegno, però cercava sempre me. Io andavo tutti i gironi a fare i compiti con lei perché lei era felice con me. Mi piace stare vicino a queste persone, non sono una santa ma ho sempre voluto aiutare le persone in difficoltà. Mi piace far stare bene. Pensa che quando ero piccola volevo diventare suora, credevo di essere stata mandata sulla terra da Dio.

Farsi suora per me voleva dire aiutare le persone. Poi quando ho visto il film “Sister Act “ (ride, è il film in cui Whoopi Goldberg è una suora che mette su un gruppo gospel)… Seriamente, io sono molto credente, credo in Dio. Poi ho capito che nella vita si può far del bene anche senza diventare per forza una suora… Fare bene mi fa stare bene.