DIRETTA – PRIMA AL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO – CAVALLERIA RUSTICANA E PAGLIACCI – Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo saranno di scena questa sera, martedì 18 gennaio, nella Prima al Teatro alla Scala di Milano.
La Prima vera e propria avrebbe dovuto svolgersi domenica, ma è saltata a causa di uno sciopero. Siamo comunque al secondo appuntamento della stagione lirica scaligera dopo il grande successo della Valchiria di Wagner del 7 dicembre scorso.
Alle ore 20 sul podio salirà il direttore inglese Daniel Harding, mentre la regia teatrale sarà quella di Mario Martone. Tra gli Interpreti: Luciana D’Intino (Santuzza) e Salvatore Licitra (Turiddu) in Cavalleria rusticana; Oksana Dyka (Nedda) e José Cura (Canio) in Pagliacci.
Cavalleria rusticana – La trama: In un paese siciliano durante il giorno di Pasqua Turiddu canta una serenata a Lola, la promessa sposa che durante il servizio militare di Turiddu ha però sposato Alfio.
Santuzza, fidanzata di Turiddu, sentendosi in grave peccato entra in casa di mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Lucia dice a Santuzza che Turiddu è andato a Francofonte, ma Santuzza sostiene di aver visto Turiddu aggirarsi sotto casa di Lola. La stessa notizia arriva anche ad Alfio.
A questo punto Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola. Egli ormai l’ha disonorata per ripicca contro Lola, che ora continua a frequentare sebbene sia sposata.
Giunge dunque Turiddu che discute animatamente con Santuzza; interviene anche Lola che sta per recarsi in chiesa, e le due donne si scambiano battute ironiche. Turiddu segue Lola, che è sola perché il marito lavora. Santuzza augura a Turiddu la malapasqua e, vedendo arrivare Alfio, denuncia la tresca amorosa della moglie.
Dopo la messa, Turiddu offre vino a tutti i paesani. Alfio entra nella piccola bottega e getta il bicchiere di vino in faccia a Turiddu. I due si sfidano a duello. Turiddu, prima di morire, corre a salutare la madre e ubriaco, le dice addio e affidandole Santuzza.
Pagliacci – La trama: Tonio, in costume da Taddeo, si presenta come Prologo. La compagnia di Canio è giunta in un paesino meridionale per inscenare una commedia. Egli non sa che la moglie Nedda lo tradisce con Silvio, un contadino del luogo.
Tonio, che ama Nedda ma che è da lei respinto, avvisa Canio del tradimento. Questo scopre i due amanti che si promettono amore, ma Silvio fugge senza che Canio lo veda in volto.
Canio vorrebbe scagliarsi contro Nedda, ma arriva uno degli attori a sollecitare l’inizio della commedia. Canio non può fare altro che truccarsi e prepararsi per la commedia, nella quale impersona un marito tradito dalla sposa Colombina.
Canio, nascondendosi dietro il suo personaggio, rinfaccia a Nedda la sua ingratitudine e trattandola duramente le dice che il suo amore è ormai mutato in odio. Di fronte al rifiuto di Nedda di dire il nome del suo amante, Canio uccide lei e Silvio accorso per soccorrerla.
Tonio e Beppe, inorriditi, non intervengono. Gli spettatori comprenderanno troppo tardi che ciò che stanno vedendo non è finzione. Canio, a delitto compiuto, esclama beffardo: “la commedia è finita!”.
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