L’Ifpi, l’associazione dei fonografici italiani, rilascia il rapporto sull’industria musicale italiana nel 2010. Su 19 canzoni che vengono scaricate (download dal Internet), 19 sono furti, vengono cioè scaricate illegalmente senza pagare i diritti.

Dice il presidente dell’International Federation of the Phonographic Industry, Frances Moore: “Lavoriamo in un ambiente molto, sottolineo molto, difficile”. E prosegue con un bollettino di guerra: “Una ricerca indipendente ci racconta di come entro il 2015 verranno persi in Europa 1,2 milioni di posti lavoro nel comparto creativo, ossia il 10% del totale delle persone occupate nel settore”.



Dal 2004 a oggi si è registrato un calo nelle vendite  del 31%. Le vendite di musica digitale hanno comunque fatto registrare un aumento del 6%, circa 4,6 miliardi di dollari di guadagno, il 29%dei ricavi complessivi delle case discografiche a livello mondiale. Una crescita quindi negli ultimi sei anni del 1000%.

Solo in Italia, i download sono stati circa 12 milioni con un aumento del 12% rispetto al 2009. Guidano la classifica delle vendite digitali Kesha, la sua "Tik Tok" ha venduto circa 13 milioni di pezzi, Lady Gaga con Bad Romance e il duetto Eminem e Rihanna. Altre cifre negative riguardano i concerti: il ricavato è sceso del meno il 12% mentre negli Stati Uniti le persone che facevano il musicista e adesso non lo sono più sono il 17% in meno.



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