Preoccupano le condizioni di George Michael, il cantante inglese ricoverato per una grave forma di polmonite. Michael si trovava in tour, si era da poco esibito anche in Italia, quando alcuni giorni fa ha dovuto essere ricoverato improvvisamente mentre si trovava in Austria per alcuni concnerti. Ha dovuto annullare la tournée e sottoporsi a cure immediate per quella che sembrava una forma di polmonite e niente più. Invece le sue condizioni a tutt’oggi permangono serie, anzi gravi, tanto che è stato trasferito in terapia intensiva e si parla di un ricovero prolungato, almeno fino a Natale. Michael, 48 anni, è ancora nella clinica di Vienna dove è stato ricoverato all’insorgere dei suoi problemi. Un comunicato medico ha fatto sapere che nelle prossime 48 ore si potranno sciogliere i nodi che riguardano le sue condizioni e capire se possa essere fuori pericolo di vita. George Michael era impegnato nella sua ultima produzione live, il Symphonica Tour: secondo indiscrezioni è ricoverato su un letto speciale fatto appositamente per i casi più gravi di polmonite. Da parte del suo management ha richiesto il silenzio stampa più assoluto: ogni altra speculazione sulle sue condizioni, ha però detto il suo agente, è infondata. Alcuni infatti hanno parlato nelle ultime ore di possibile Aids, il suo caso ricorda da vicino quello dello scomparso cantante Freddie Mercury, morto dopo l’acutizzarsi di una forma di polmonite. Anche Michael è infatti omosessuale. Insieme a lui in ospedale si trova proprio il suo fidanzato Fadi Fawaz, e anche l’ex compagno Kenny Goss così come diversi membri della sua famiglia. George Michael vanta una lunga carriera alle spalle, da quando esordì nei primi anni Ottanta con il gruppo Wham! ottenendo i suoi primi successi per poi dare vita a una carriera da solista che lo ha portato alla fama mondiale. Sono diversi gli episodi che lo hanno visto invece sulle pagine della cronaca, dagli arresti perché trovato in comportamenti sessualmente ambigui in bagni pubblici agli incidenti in automobile mentre era sotto l’effetto di droghe leggere.



Agli arresti lui ha sempre risposto con la musica, con video e canzoni che denunciano la politica repressiva in campo sessuale, specialmente a difesa dei diritti degli omosessuali.

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