FESTIVAL DI SANREMO 2011 – ELIMINATE TATANGELO E ANNA OXA – LE PAGELLE DELLE CANZONI – Anna Oxa e Anna Tatangelo devono già salutare il palco dell’Ariston. Il risultato è senza appello (anche se giovedì ci potrà essere un ripescaggio). E’ già tempo di pagelle al termine della prima serata del Festival di Sanremo 2011 appena conclusa.
Pochi acuti, in una serata condotta senza infamia né lode da Gianni Morandi, circondato dalla bellezza di Belen e Canalis.
A mettere un po’ di pepe al Festival ci hanno pensato però Luca e Paolo con la loro “Ti sputtanerò” dedicata al Presidente del Consiglio. Le due iene si sono dimostrate sciolte e disinvolte e decisamente orientate a una satira spiccatamente politica.
Ecco le pagelle degli artisti e delle loro canzoni. La gara però dovrà fare a meno della giovane Tatangelo, giudice di X-Factor di questi mesi e dell’esperienza di Anna Oxa.
Giusy Ferreri: voto 6. Tutta di nero vestita, con scollatura vertiginosa con ombelico in bella vista, la vincitrice morale del primo X Factor ha il difficile compito di aprire la gara e l’emozione la tradisce un po’. La grinta non manca ma il pezzo non convince del tutto.
Luca Barbarossa con Raquel Del Rosario: voto 7. Il pezzo ha un inciso molto orecchiabile e l’insieme è accattivante. Il cantante romano festeggia bene il suoi primi 30 anni di rapporto con il Festival. La presenza di Raquel Del Rosario, indubbiamente bella, non sembra essere veramente complementare.
Roberto Vecchioni: voto 9. Il profesor Vecchioni non si smentisce: grande classe. Il brano l’abbiamo già sentito tante volte nel senso che il suo stile è inconfondibile. Interpretazione sentita e trascinante. Molto bello il testo come sempre non banale anche se farcito di “amore”.
Anna Tatangelo: voto 5. Super aggressiva nel look anche la sua canzone vuole essere un grido rabbioso di una donna delusa. Ma il tutto scivola nel banale.
La Crus: voto 8. Molto bello il sound del pezzo e l’arragiamento La voce del soprano Susanna Rigacci, che entra nella parte finale, ci sembra un barocchismo inutile. Bastava la bella voce e l’intensa interpretazione di Mauro Ermanno.
Max Pezzali: voto 7. Gli 883 sono ancora qui! E così Pezzali ricomincia, con gusto ed energia, da dove è partito.
Davide Van de Sfroos: voto 10. Gli accenti sudamericani dell’arragiamento sono efficacissimi e l’interpretazione è assolutamente trascinante. E così il “laghè” diventa lingua trasnazionale e ipernazionale, non si capisce niente (almeno a sud della Padania) ma la musica arriva dritta al cuore e tanto basta. La proposta più originale del Festival.
Anna Oxa: voto 6. L’immagine è sicuramente più forte della sua voce che l’ha tradita. Il brano non manca di un certo fascino per i diversi piani sonori e l’arragiamento raffinato.
Tricarico: voto 6. La canzone è bella ma perché farla cantare a Tricarico che, sarà anche un grande artista, ma la voce non ce l’ha?
Emma Marrone con i Modà: voto 8. Nella loro canzone ci sono tutti gli ingredienti sanremesi per eccellenza anche se filtrati dalla sensibilità contemporanea di questi interpreti molto amati dal pubblico più giovane. Tutto già visto, ma funziona.
Luca Madonia con Franco Battiato: voto 7. Già dalle prime note si sente la classe targata Battiato, ma il brano prende il volo solo quando entra in scena proprio Franco Battiato. Non convince del tutto Luca Madonia.
Patty Pravo: voto 8. Anche lei in total black, ma che classe! L’eterna ragazza del Piper interpreta, con la solita maestria, il racconto di un quotidiano banale che diventa sublime scena romantica.
Nathalie Giannitrapani: voto 7. La canzone sembra quella con la quale ha vinto X Factor. La voce non si discute e anche la qualità del canto ma, forse, dovrebbe allargare il suo sguardo, musicalmente parlando.
Al Bano: voto 6. Un po’ di retorica condita di acuti e accenti arabeggianti.