In questo Sanremo 2011 ci mancava pure la gaffe, anche se non in diretta tv, e la conseguente polemica al calor bianco, del “signor nessuno” di Raitrade che incautamente (è il caso di dire: dilettanti allo sbaraglio!) svela la graduatoria, seppur provvisoria, del televoto che colloca in testa alle preferenze del pubblico Roberto Vecchioni. Questo il prologo alla serata finale del Festival che ricorderemo per le varie gaffe, i testi assurdi, la simpatia indubbia di Gianni Morandi, i tempi delle presentazioni e dei vari siparietti quasi sempre sbagliati.



L’ultimo balletto di Daniel Ezralow, che come sempre ha aperto la serata, è dedicato al mitico Club 54 di New York che fu tempio del divertimento trasgressivo della Grande Mela. Ma questa volta la coreografia è meno incisiva e finisce con palloncini colorati e le danzatrici che camminano sul pubblico in platea.

Le Iene, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, pescando sempre dal repertorio di Morandi cantano “…grazie Belen per la tua grinta che tu sia incinta oppure no… grazie che sei una scienziata in confronto a Corona…grazie Elisabetta, ma non parlare più in inglese con De Niro…”: come dargli torto? E poi, quasi senza freni (è l’ultima serata, no?), le considerazioni di come Sanremo assomigli ad Arcore: ragazze che ballano, stranieri famosi che ci vanno, la musica…



E Belen canta accompagnata alla chitarra dal papà, sbaglia l’attacco e si commuove. Poteva mancare Alonso che promette vittorie della Ferrari per i 150 dell’Unità d’Italia? E no, proprio no.

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