Ultima sentenza di esclusione al Festival di Sanremo 2011: sono stati eliminati Tricarico e Max Pezzali. A nulla è valsa la buona interpretazione di entrambi in questa serata di duetti, ma la loro eliminazione è l’ultima per i Big che domani conosceranno il vincitore del 61mo festival di Sanremo.
Ma ecco come è andata questa penultima serata di Sanremo 2011. Bagno di folla per Gianni Morandi che dà il via alla quarta serata del Festival dall’esterno dei Teatro Ariston dove ballerini e gente comune su celebri note di Chiakovsky, danno vita a un walzer-happening. E che dire della Belen Rodriguez vestita, anzi svestita, da antica romana o novella Cleopatra? I vestiti più brutti visti fin qui.
Con l’arrivo di Monica Bellucci, il primo ospite internazionale della serata, e il salottino bianco tornano le chiacchiere superflue non poco retoriche. Ma, per fortuna, Morandi cede alla tentazione di un contatto “ravvicinato” con il sogno erotico di molti uomini e non riesce a nascondere un certo fremito: qualche ormone gira ancora…
Entra, quindi, in scena Robert De Niro e parte la promozione del film per la quale sono sul palcoscenico dell’Ariston, Manuale d’amore 3 per la regia di Giovanni Veronesi. E l’unica battuta ficcante del siparietto la dicono Luca e Paolo: “Signora Bellucci, il nonno (Gianni Morani) le sta dando fastidio? Perché, sa, quando vede una ragazza giovane non si tiene più…”. Ma perché quando si ha a disposizione una persona dell’esperienza e dello spessore che può avere un De Niro si fanno delle domande così scontate? Ancora una volta un’occasione mancata.
Ed eccoli i Take That, splendidi quarantenni che, anche se la voci non sono proprio al massimo, hanno il merito di rischiare la diretta da veri professionisti.
Con stella rossa smisurata in fronte le Iene, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, cantano a squarciagola “Uno su mille ce la fa” in riferimento a quell’opposizione che ha “…troppe correnti serve un capo…tra i mille non ci sta…” e così toccherà all’unico leader italiano, Berlusconi, diventato comunista, fare l’opposizione. E’ l’Italia surreale di quelli che dovevano essere i cattivissimi di Sanremo 2011 e che tanto cattivi non sono poi stati.
Le pagelle del Festival di Sanremo 2011 – Quarta serata
Luca Barbarossa con Raquel Del Rosario con Neri Marcorè: voto 5 . Siparietto tragi-comico di Marcorè precede e conclude l’esecuzione della canzone: ma era proprio necessario? L’attore, alla chitarra, non ha dato nessun contributo che abbia regalato all’esecuzione un accento nuovo. La canzone resta gradevole con un ritornello che farà breccia.
La Crus con Nina Zilli: voto 6 . Come sempre esagerata la Zilli nel suo vestito che più bianco non si può e una gonna che sembra uno straccio messo lì per caso. Ma le due voci hanno dato vita a un contrappunto molto gradevole e più che mai qui sono stati inutili i gorgheggi, in stile morriconiano, del soprano.
Anna Tatangelo con Loredana Errore: voto 6. La bellissima voce della Errore, il suo graffio e la sua interpretazione, ha surclassato la Tatangelo ed è riuscita a fare di una canzone banale un qualcosa di diverso con un senso.
Max Pezzali con Lillo e Greg: voto 8. Impeccabili nel loro “secondo tempo” a tempo di swing Lillo e Greg danno spazio alla normalità di Pezzali che con la trovata di “bloccare” il tempo. Il tutto è efficace e divertente.
Tricarico con il coro di voci bianche Si La Sol: voto 4 . La garbatissima filastrocca sulla nostra bandiera ha avuto in regalo ulteriore freschezza dalle voci dei bimbi del coro, ma Tricarico non si può proprio sentire.
Giusy Ferreri con Francesco Sarcina: voto 6. Con un pezzo di un altro vestito rimasto impigliato nella gonna da bondage… Ma chi la veste la Giusy? Sarcina non sembrava totalmente a proprio agio e la canzone continua a non convincere.
Luca Madonia e Battiato con Carmen Consoli: voto 8 . Che bella e che brava, come sempre, Carmen Consoli, grande valore aggiunto il suo alla canzone già accattivante di suo.
Nathalie con L’Aura: voto 7 . Le due voci si sovrappongono perchè così simili anche per tecnica. Forse, invece di un unisono ci sarebbe voluto un contrasto. Peccato, un’occasione mancata per vestire diversamente il brano
Roberto Vecchioni con PFM: voto 9 . Ecco cosa vuol dire dare a una bella canzone un sound diverso. E chi lo poteva fare se non dei veri fuoriclasse della musica? Loro, quelli della Premiata Forneria Marconi.
Davide Van De Sfroos con Irene Fornaciari: voto 10. Concentrato di energia questa canzone che si adatta bene alla straordinaria voce della Fornaciari. E ribadiamo: la proposta più originale del Festival.
Al Bano con Michele Placido: voto 5. La recitazione di Placido non riesce a togliere la molta retorica che infarcisce questo brano.
Emma con i Modà e Francesco Renga: voto 8. La classe immensa di un cantante dello spessore di Renga ha dato una bella spinta a questa canzone già abbondantemente annunciata come una hit del Festival.