VASCO ROSSI – INTERVISTA – Vasco Rossi ha parlato alla Stampa, presentando così il suo nuovo album “Vivere o niente”. Un Vasco ancora scatenato, pronto alla tourneè che partirà l’11 giugno all’Heineken Jammin’Festival di Venezia, per passare da San Siro, il 16, 17, 21 e 22 giugno, a Messina il 26 giugno, all’Olimpico a Roma, il 1 e 2 luglio.
Un Vasco che sulla vita e la verità dice così: “Se la verità è tale solo fino a prova contraria, ne consegue che la vita è un caso, non un dono”.
Certo, Vasco si porta dietro quell’immagine di artista maledetto che non concede molto spazio a una visione di speranza sulla vita. Una visione di cui ci sarebbe proprio bisogno in questi tempi duri, di tsunami in Giappone e di guerra in Libia, di cui ci sarebbe bisogno sempre. Ma il Vasco pensiero si porta dietro quel pessimismo, che fa parte anche della sua essenza di artista. “La verità è che dobbiamo vivere con la nostra coscienza e sarà dura. Mi sveglio spesso pieno di pensieri la notte, ma il viaggio lo affronto: spesso abbiamo paura del fantasma della realtà, non della realtà”. Un artista, forse un poeta maledetto, ma che è riuscito a scrivere canzoni bellissime. Un artista che esprime i suoi sentimenti e le sue emozioni apertamente anche in questo album come ha fatto sempre. “Un artista contro i conservatori”, come ha detto Vasco.
Il Vasco pensiero è duro, quasi fa parte della stessa concezione amara della realtà del cantante. Com’è anche il titolo di un brano del cd “Vivere non è facile. “Certo vivere non è facile, come intitola un altro brano del cd, ma la vita va affrontata così com’è, senza drammatizzazioni, né cercare ragioni altre, con un po’ di coraggio, oppure niente, questo spiega la scelta del titolo per il disco”. Già il Vasco pensiero è chiaro, deciso, non concede scampo, come le sue convinzioni. “Il primo comandamento deve essere un patto con se stessi, anzi con le proprie emozioni: le lasciamo vivere e loro non ci fanno fuori”.
E ancora. “Troppo facile, quando succede qualcosa di brutto, pensare che è il volere di Dio e che il male è fuori di noi, invece il diavolo è una parte di noi, è il nostro lato oscuro. Non tutto è colpa nostra, ma neppure c’entra Dio”.
Vasco Rossi mantiene una coerenza di idee nella sua concezione delle cose. Sicuramente e questo va a suo onore non può essere utilizzato da certi politici per le loro campagne elettorali e di propaganda. Sarà un disco che probabilmente svetterà al top delle classifiche degli album più venduti. Un tour interessante, da andare a vedere possibilmente. Solo una cosa sarebbe bello, magari un sogno, un desiderio. Cosa succederebbe se un giorno Vasco, con la carica e la genialità che ha trasferisse tutta la sua negatività in un pensiero positivo di speranza più forte di ogni cosa?
(Franco Vittadini)