E’ la nuova rivelazione, Adele, della musica inglese. Per alcuni è l’erede di Amy Winehouse, ma solo in termini di popolarità in quanto musicalmente hanno poco da condividere. Certo, entrambe si rifanno alla musica soul del passato, ma Adele è cantante di impostazione classica, ben lontano dal clima di trasgressione dell’ormai scomparsa dalle scene Winehouse. Il suo disco si intitola semplicemente “21” come i suoi anni. La canzone tormentone che l’ha imposta nelle classifiche invece è Rolling In the Deep. Amche il disco precedente, quello del debutto, portava in copertina gli anni della sua età, in quel caso era “19”. Stasera approda per la prima volta in Italia. Il concerto era inizialmente previsto nel piccolo Magazzini Generali ma per la grande richiesta è stato spostato all’Alcatraz. E anche qui è stato registrato il tutto esaurito, inutile recarsi là stasera di biglietti disponibili non ce ne sono più. E che Adele sia proprio diversa da Amy Winehouse, specializzata in problemi di alcolismo e droga, lo dimostra lei stessa parlando del suo unico vizio: “Il mio unico difetto è mangiare. Quando bevo, lo faccio da sola in camera. Almeno se svengo non mi vede nessuno”.