Il bluesman italiano Zucchero Sugar Fornaciari torna a esibirsi. Il suo Chocabeck World Tour 2011 comincerà il 9 maggio a Zurigo. Numerosi concerti in tutta Europa e poi l’arrivo all’Arena di Verona per cinque concerti il 2, 3, 4, 6 e 7 giugno.
All’Arena di Verona tornerà a suonare anche il 24 e 25 settembre. Il tour prosegue a novembre nei palasport per poi approdare negli Stati Uniti e in Canada finendo addirittura in Australia nel 2012. Presentando il tour alla stampa, Zucchero ha parlato un po’ di tutto politica compresa. Ha detto che quando va all’estero gli chiedono spesso come mai Berlusconi è ancora al potere. Secondo Zucchero, non ci sono ancora reali alternative, o magari c’è ma ancora non è venuta fuori. I politici, tutti quanti, secondo Zucchero sono poco trasparenti. Cè troppo gossip, dice, quando un volto nuovo viene fuori che “ha fatto un party con i trans, per l’opinione pubblica è un casino”. Insomma, dice Zucchero, “non vedo una figura carismatica, pulita, che sia sopra le parti, l’unico è il presidente della Repubblica”. E’ come quando era bambino dice, che faceva il chierichetto e poi andava alla cooperativa comunista: non credevo né al prete né ai comunisti, dice. Politici, preti: “Non mi arriva nulla da loro”. Ma in cosa crede allora? “Credo di più alla gente comune come il contadino, voglio viaggiare a questi livelli terra-terra e non per qualunquismo”. Parla anche di guerra in Libia, il cantante, dicendosi preoccupato di quanto sta accadendo in Nord Africa, “un cambiamento epocale”. Capisce la difficoltà del governo italiano a prendere delle decisioni sulla Libia, visto come siamo vinci al teatro di guerra: “La Francia si è comportata troppo da colonialista per riconquistare il terreno perso, essere partiti presto è più un fatto di egocentrismo di Sarkozy, poi con la Russia che non è d’accordo, la Lega Araba e la Turchia potrebbe scoppiare un bel bombolone”.