In Italia per una serie di concerti, i Placebo, amata rock band inglese, ha pensato bene di fare una dedica speciale al capo del governo Silvio Berlusconi. Una serie di insulti a lui e alle “playmates” e alle sue bugie.

E’ avvenuto lo scorso 27 luglio durante un concerto a Lucca. Il concerto fui trasmesso in diretta da RadioDue, e le esternazioni di Brian Molko, leader della band, furono parzialmente coperte dal commentatore in studio. Ma non sono passate inosservate e adesso il video dell’evento sta facendo il giro della Rete. I Placebo in realtà non sono nuovi a trovate stravaganti, come quando nel 2001 diedero fuoco a una chitarra dopo la loro esibizione sul palco del festival di Sanremo. Ma i Placebo non sono gli unici musicisti rock ad avercela con Berlusconi. Anche i Metallica, storica band heavy meta americana, si è espressa criticamente nei suoi confronti, pur senza arrivare alle parolacce. Kirk Hammett, chitarrista della band, giudica infatti Berlusconi pericoloso perché ha troppo potere. “Mi spaventa che Berlusconi possa allo stesso tempo possedere i media e guidare il Paese”. Il chitarrista dice anche che “da loro” uno come Berlusconi non potrebbe mai essere a capo del governo Poi è il turno degli inglesi Muse: Berlusconi, secondo loro, sarebbe bizzarro.  “Trovo molto strano che uno come lui possa essere un leader politico. All’estero dicono tutti la stessa cosa: nessuno può credere che sia davvero lui il premier”.



Hanno risposto per le rime Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi: I musicisti rock, ha detto Gasparri  dovrebbero impegnarsi contro l’uso di droghe leggere e pesanti. ” Penso che invece di esercitarsi a insultare il nostro premier e il nostro Paese darebbero un segnale positivo se condannassero l’uso di droghe”. Ha replicato anche Carlo Giovanardi, definendo questi musicisti dei drogati: “Credo che essere insultati da gruppi rock che abbiano ammesso l’uso di droga sia una medaglia per il nostro Paese e chi lo governa”. Criticano Berlusconi, ha detto, e poi quando vengono in Italia scoprono che qui c’è una delle democrazie più evolute e un situazione economica migliore che in altri paesi.



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