Il Music Inn, leggendario locale romano, chiuso dopo la drammatica morte di Picchi Pignatelli, avvenuta nel 1993, ha da poco riaperto i battenti a quarant’anni dalla sua prima inaugurazione. Completamente recuperato il club conta ora su una confortevole zona salotto al primo piano e, nel seminterrato,  oltre alla zona ristorante, la storica sala concerti, deumidificata e condizionata. È stato un tuffo indietro nel tempo, ci sono rivenuti alla mente i tanti concerti passati: Chet Baker, Bill Evans, Ornette Coleman, Lee Konitz, Charlie Mingus, Tal Farlow, Steve Swallow, Carla Bley, ecc. L’intenzione della nuova gestione è proseguire su quella strada dando spazio a nuovi talenti e nuove formazioni.



Locale gremito per la presentazione del cd “No Project” (featuring Danilo Rea) del gruppo Emoticons, prodotto da Umberto Renda per la etichetta Abeatrecords. È stata una serata all’insegna della bella musica e delle sorprese. Emoticons è una formazione di primissima qualità composta da jazzisti emergenti come il chitarrista Luigi Masciari (Paolo Damiani, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Javier Girotto), il batterista Alessandro Paternesi (Danilo Rea,  Paul Mccandless,  Andrea Bocelli, Enzo Pietropaoli, Franco Cerri), il sax alto di Cristiano Arcelli (John Arnold, Michael Rosen, Nguyen Le, George Garzone, Battista Lena, Gabriele Mirabassi) e la grande esperienza del contrabbassista Luca Pirozzi (Bob Brookmejer,  Mike Gibbs, Mike Stern,  Uri Caine, Enrico Rava, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Mick Goodrick, , Mike Francis, Mina, Alex Baroni, Horacio Hernandez solo per citare alcune delle sue innumerevoli collaborazioni).



Gruppo nato dalle frequentazioni del Corso di Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia, sotto la sapiente ala protettrice del pianista Danilo Rea, anche dal vivo mostra grandi potenzialità  visto il notevole interplay che lega la band sia artisticamente, sia umanamente. Il cd, assolutamente consigliabile a chi ama il buon jazz, oltre alla partecipazione di Danilo Rea può contare sulla maestria di Pasquale Minieri che ne ha curato la registrazione.

La scelta stilistica della formazione  è quella di riproporre grandi temi rock e jazz da utilizzarsi per i voli solistici dei musicisti. Ecco eseguiti  No Surprises (Radiohead),  I Will (Paul McCartney), Adam’s Apple (Wayne Shorter) oltre a due pezzi originali  (Forse è stato tutto inutile e Giuro, è quasi Pop) composti da  Luigi Masciari,  eminenza grigia della band. Masciari (chitarrista stilisticamente collocabile nell’area di  John Abercrombie e John Scofield) oltre a indubbie capacità strumentali, mostra una felice ed originale vena compositiva che dovrebbe riservargli un futuro importante.

Eccellente Cristiano Arcelli al sax alto, mai scontato, con un fraseggio sanguigno e molto vicino agli insegnamenti di Ornette Coleman. Ottima la ritmica che ha potuto contare sull’efficace drumming di Alessandro Paternesi (autore di Corale) e l’indiscussa bravura di Luca Pirozzi. Finale a sorpresa con la presenza di Danilo Rea al piano che si è unito alla band nei tre brani conclusivi (Secret Life of Plants di Wonder, Giuro, è quasi pop e Hallelujah di Leonard Cohen). Rea, che sin dalla prima nota, si è inserito alla perfezione nell’interplay del gruppo (di gran classe gli unisono piano e chitarra, presenti anche nel cd), ci ha regalato una strepitosa performance, emozionando e trascinando il pubblico presente. Quasi certamente la band tornerà ad esibirsi al fianco del pianista per alcuni interessanti nuovi progetti.