Eugenio Finarid ha aperto ieri il concerto del primo maggio in Piazza San Giovanni con una versione rock dell’Inno di Mameli. L’evento era infatti dedicato oltre che alla festa dei lavoratori al 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Non a tutti è piaciuta la versione rock dell’inno italiano, ma comunque è stata una operazione che ben si adattava all’avvenimento. Intanto circolano oggi voci polemiche sull’evento stesso. Si tratta della mancanza, lamentata da alcuni, di alcun invito da parte del conduttore dell’evento a riguardo del voto ai prossimi referendum, soprattutto in riferimento al nucleare. Secondo chi sta polemizzando, agli artisti sarebbe stata fatta firmare una vera e propria liberatoria da parte degli organizzatori in cui si sarebbero impegnati a non dire nulla dei referendum. Gli artisti avrebbero dovuto astenersi “da affermazioni, dichiarazioni o comportamenti che possano influenzare il voto dell’elettore o fornire indicazioni di voto e da qualsiasi riferimento ai quesiti referendari”. Chi non rispettava l’indicazione avrebbe ricevuto una multa salata.