La grande giornata di Campovolo 2.0 si ì conclusa con il successo annunciato di una manifestazione che ha radunato oltre 110mila fan. Ligabue ha bissato l’evento di sei anni fa quando tenne il primo concerto al Campovolo di Reggio Emilia, e ha promesso che ce ne saranno altri ancora: alleno fino a un ipotetico Campovolo 15.6, ha ironizzato. Ironie che non sono mancate nel corso della lunga serata, con striscioni dei fan anti Vasco Rossi (“Vasco panchinaro, Liga mediano”) a ricordare le polemiche vere o false tra i due massimi cocker italiani. A domanda precisa, è intervenuto lo stesso Ligabue che ha così commentato: “Siamo diversi per pubblico, caratteri, vite, carriere, perché ci volete confrontare? È una gara che nessuno può vincere, e mi spiace che lui viva tutto come un duello, comprese le famose frasi su Facebook contro di me, so che le ha scritte lui. Io l’unica gara la faccio con me stesso”. Poi, facendosi prendere la mano da questa guerra tutta italiana, facendo riferimento alla recente frase di Vasco che annunciava il suo ritiro dai concerti, ha aggiunto che lui continuerà a suonare anche quando avrà il pannolone. La serata comunque è filata liscia nonostante l’enorme numero di persone presenti, oltre centomila, che hanno causato lunghe code in autostrada e ai caselli, eppure tutti molto disciplinati e ordinati. Il concerto ha presentato tutti i musicisti che negli anni hanno accompagnato Ligabue su disco e dal vivo, come i ClanDestino, La Banda, Il Gruppo più Mauro Pagani e Corrado Rustici. Tra i brani presentati anche due inediti, M’abituerò e Sotto bombardamento, che saranno inclusi nel disco dal vivo tratto da questa esibizione.



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