[…] «All’ ascolto di “Breathing” si percepisce il respiro di Miles. Quel fiato sul collo che stavolta ci incute sicurezza certa di avere ritrovato un vecchio amico. Questo riuscito lavoro discografico è un viaggio nella memoria alla ricerca dei grandi protagonisti di questa grande storia che è il jazz. Sono le voci di Coltrane e di Bill Evans i protagonisti come lo sono George Gershwin e Gil Evans con Summertime guidati da quella voce interiore che è del grande Miles.Ma il vero attore è colui che muove tutto ciò con la passione e l’amore verso il jazz e la sua storia. Antonio Onorato ci regala un cd che non è solo un tributo alla storia ma un contributo prezioso riportando le sue passioni in seno a quell’altro luogo passionale che è Napoli con i suoi colori e i suoi profumi. Grazie alla tecnologia e all’intelligenza egli riesce, nell’utilizzo della ‘breath guitar”, a fare respirare la musica rendendola come forse Miles Davis la avrebbe voluta: intensa, vibrante ed onirica». […]
(Paolo Fresu)



Sono passati vent’anni dalla morte di Miles Davis e molte, come è giusto, sono le manifestazioni di affetto e rispetto per questo grande della storia della musica. Antonio Onorato, il talentuoso chitarrista napoletano, sfida quasi l’impossibile, riuscendoci, nel nuovo album, “Breathing” nel quale ricrea   il celeberrimo suono della tromba di Davis  con  sordina utilizzando  la breath guitar (Yamaha G10).



Il disco, appena pubblicato dalla Wide Sound, presenta  tutti brani originali scritti da Antonio Onorato, con la sola eccezione di Blue in Green di Miles Davis, Summertime (Heyward/Gershwin) e Secret World di Peter Gabriel.
Dopo l’apertura con  Neapolitan Elegy, ideale tramite con il precedente album “Emmanuel”, l’atmosfera si fa subito “davisiana”  con Jazz Newpolitano  dove vengono  riproposti  tempi ed arrangiamenti del Davis elettrico. Accanto alla eccellente  ritmica composta da Alberto D’Anna alla batteria  e Diego Imparato al basso, suona Ernesto Vitolo (Hammond e Fender rhodes) uno dei più grandi musicisti napoletani che, con la sua partecipazione, suggella la stima dell’intero movimento musicale per questo talentuoso artista, come  evidenziato  dalla prefazione del cd firmata da Paolo Fresu.



In Jazz Newpolitano  Antonio si esibisce  anche  all’elettrica mediando suono e stile fra John Mc Laughlin e  John Scofield  che, con Davis hanno suonato. Stupefacenti le parti di tromba realizzate con la sua Yamaha G10.

«Ho sempre cercato di trovare una mia voce personale per esprimermi con la musica ed è per questo che mi considero un ricercatore del suono e del linguaggio musicale. Una quindicina di anni fa mi trovai tra le mani questo insolito strumento e ne rimasi subito affascinato, ebbi l’intuizione che aveva delle possibilità pazzesche. L’ho studiato tanto e continuo a studiarlo perché mi consente di andare su territori sonori inesplorati. Ho inventato anche una tecnica per poterlo sfruttare al massimo. Oggi sono abbastanza soddisfatto poiché riesco a suonare la chitarra come un sax, una tromba, un flauto o uno strumento futuristico che non esiste e che posso inventare io stesso. Non capisco perché nessun altro chitarrista abbia provato a usarla. In ogni caso sono l’unico al mondo a suonare la “chitarra a fiato”». (Antonio Onorato)

Di impatto la riproposizione della celeberrima Summertime. Pezzo tiratissimo, innervato e sanguigno con  un eccellente Piero De Asmundis al Rodhes  e tastiere. Onorato qui utilizza esclusivamente la breath guitar, duettando idealmente con il grande Davis. Ben riuscita la versione di Secret World nella quale la synth utilizza il suono dei flauti per un lungo assolo in cui si evidenzia tutta la intensa vena melodica del chitarrista napoletano.
Suggestive le ballad  For Bill Evans e Prayer For John dedicate  al grande pianista e a John Coltrane suonate con la acustica a corde di nylon con l’ accompagnamento di De Asmundis al piano e Giorgio Savarese alle tastiere.

Profumo di Napoli nei fraseggi e nelle melodie in Verso Napoli, dove l’elettrica e la synth di Onorato duettano con un eccellente Vitolo all’Hammond, in un crescente inseguirsi di assolo fra tromba (synth) ed elettrica. Molto bella la versione di Blue in Green di Miles Davis dove il chitarrista, supportato magistralmente dal pianoforte di Piero De Asmundis, nonostante la complessità della breath guitar, riproduce, in maniera pressoché perfetta, il suono della tromba con sordina Harmon.

La chitarra è suonata con le diteggiature chitarristiche, però con il fiato controllo il volume e la dinamica di ogni singola nota, poi utilizzo la leva del tremolo per avere altre sfumature e non uso la mano destra per toccare le corde. La chitarra controlla alcuni expander e i suoni vengono miscelati da un mixer, a volte sono 2 o 3 suoni che suonano insieme. Qualcuno potrebbe chiedersi che senso ha suonare con un suono che ricorda un sax, un flauto ecc. quando già esistono; a parte il fatto che il suono di sax o di flauto che sia è sempre miscelato con un altro suono più sintetico che aggiunge una caratteristica in più, utilizzando le diteggiature della chitarra, posso suonare cose che un sax, un flauto, una tromba, non potranno mai fare e questa è la cosa che mi affascina moltissimo.
(Antonio Onorato)
Ben curate le registrazioni, d’effetto le parti orchestrali eseguite tramite campionamento da Giorgio Savarese . Ulteriore eccellente conferma per Antonio Onorato in attesa di un imminente progetto teatrale e un probabile nuovo cd con il grande Toninho Horta.

Per chi poi volesse saperne di più sulla breath guitar (clicca qui)