Visionario, eccentrico, virtuoso e geniale. Questo è stato Steve Vai ieri sera lunedì 12 novembre sul palco dell’Alcatraz di Milano, con l’ultima data del suo tour italiano. Uno dei migliori e più famosi chitarristi al mondo, ha fatto tappa a Milano con il suo tour mondiale “The Story Of Light Tour” dove ha presentato il suo nuovo album The Story Of Light di cui è compositore, esecutore e produttore. Pubblicato lo scorso agosto a 7 anni di distanza dal suo ultimo lavoro in studio, ha già ricevuto riconosciumenti positivi da critica e pubblico. L’album è il secondo capitolo della trilogia Real Illusions: reflections di cui  Steve Vai ha  dichiarato si chiuderà con il prossimo lavoro in un percorso di continua ricerca. Americano di nascita ma italiano di origine, Steve Vai si è concesso al pubblico milanese senza compromessi con quasi tre ore di grandi performance con le sue chitarre ibanez JEM/UV da lui stesso ideate. Cosa dire: bravo! E’ veramente bravo e grande comunicatore il chitarrista statunitense che, nonostante un salto di generazione, parla un italiano simpatico e da emigrante con il pubblico milanese: “Questa è la mia ultima data in Italia mannaggia – dichiara dal palco l’artista – domani si riparte e quindi voglio che oggi sia un concerto indimenticabile per voi.” E lo é stato. Lo spettacolo è stato denso e carico d’energia con brani come The Story of Light , Velorum, Tender Surrender e l’immancabile For the love of God. Musica a grandissimo livello, cambi di abito con sgargianti pants a fiori che si confondono con le sue colorate chitarra Ibanez 7 corde a vestiti futuristici pieni di luci. Balla il pubblico, balla Steve e balla la sua chitarra che nelle sue mani sembra uno strumento etereo che cambia e prende forma in base al suo volere ed al suo genio musicale. A vederlo sembra tutto così semplice, quasi un gioco suonare una chitarra, come un sogno. E forse il vero genio, la chiave del virtuoso Steve Vai e la vera passione e l’amore per la musica che riesce a trasmettere. Regala sogni! Sogni che prendono forma e si plasmano nelle sue enormi mani, cosa che ci ha colpito molto, e li regala sotto forma di energia positiva al numeroso pubblico milanese che, crediamo, siano in maggioranza chitarristi o simpatizzanti dello strumento.



Nella piccola performance acustica all’interno dello show, il batterista indossa una imbragatura con tanto di piatti, tamburi e percussioni varie, proprio stile one-man-band alla Totò ma con un risultato meno comico e di più sostanza. Una spettacolare performance futuristica in cui Steve veste luci e strobo tipo automa imbracciando una futuristica chitarra con la coda ed il body a punta, regala un viaggio nel futuro delle sonorità e della musica, in perfetto Steve vai style. C’é persino spazio per una vera e proprio esperimento di creazione istantanea con due fan che chiamate sul palco suggeriscono le melodie ai musicisti. Due piccoli dettagli sulla struttura suggeriti da Steve Vai e il nuovo brano prende forma. Ma siamo sicuri che sia improvvisazione? Sembra proprio una nuova canzone. Chissà, forse la ritroveremo nel prossimo lavoro del chitarrista. Nel frattempo, non ci resta che aspettare il prossimo concerto ed il prossimo viaggio con Steve Vai e la sua chitarra.



 

(Angelo Oliva)

Leggi anche

Jalisse, cosa significa e perchè sono esclusi da Sanremo/ "Noi, scartati per 27 volte dal Festival"