Bat for Lashes è il nome che la cantante e polistrumentista Natasha Khan inglese ma di origini pachistane ha scelto per il suo ensemble musicale, uno dei più interessanti esperimenti sonori della scena musicale contemporanea. Mettere insieme rock e tradizioni folk di varia estrazione creando un panorama visionario unico, che ben rappresenta la moderna globalizzazione sociale ma anche musicale. L’utlimo lavoro, The Haunted Man, è uscito da poco più di un mese ottenendo recensioni entusiastiche da tutti i media. L’occasione per vedere il gruppo dal vivo è allora quella del prossimo 19 novembre a Milano, unica data italiana per i BfL, all’Alcatraz. Nell’occasione si esibiranno come supporter in apertura i Race Horses. I biglietti per l’evento sono disponibili negli usuali circuiti online, 20 euro più diritti di prevendita, per informazioni www.dnaconcerti.com; info@dnaconcerti.com. Il gruppo è attivo ormai dal 2006 quando esce il primo lavoro discografico Fur and Gold in cui i temi ricorrenti del potere quasi esoterico della natura e del regno animale, il mistero dell’Oceano e la bellezza struggente delle rocciose scogliere inglesi si sovrappongono  all’energia della vita metropolitana, alla libertà delle strade della California dando vita ad un universo sonoro fantastico, magico e fiabesco. Nell’album, coprodotto da David Kosten (Faultline), Natasha, autrice di testi e musiche, si alterna a harpsichord, piano, autoharp, chitarra, beat machine e percussioni, affiancata da Ginger Lee (autoharp, chitarra, piano, percussioni), Abi Fry (viola, batteria, piano) e Lizzie Carey (chitarre, violino, percussioni). Il secondo disco realizzato negli Stati Uniti è di due anni dopo, Two sans, sorta di concept album sulla figura alter ego di Natash, Pearl: “Pearl è una femme-fatale bionda, distruttiva, che pensa solo a se stessa. Una personalità che agisce come un velo sulla Natasha Khan più mistica e spirituale” la descrive la stessa cantante. In Inghilterra Two Suns ha ricevuto il 1º maggio 2009 un disco d’argento per le 60.000 copie vendute, e il 31 luglio 2009 un disco d’oro per le 100.000 copie vendute. Così come Fur and Gold, anche Two Suns ottiene la nomination per il Mercury  come album dell’anno 2009.



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