Folla di personalità politiche, vip del mondo dello spettacolo e dalla tv e le proteste fuori dal Teatro. Come ogni Sant’Ambrogio che si rispetti va in scena la Prima della Scala con il ripetersi di dirette televisive dal foyer tirato a lucido e interviste ai volti noti. Pochi, però, conoscono l’opera che inaugura la stagione Ssaligera o si ricordano quelle che hanno segnato il debutto gli scorsi anni. Dal palco d’onore, il premier Mario Monti, il primo cittadino di Milano Giuliano Pisapia assisteranno al Lohengrin, opera di Richard Wagner in libretto questa sera, diretta dal maestro Daniel Barenboim per la regia di Claus Guth e il tenore Jonas Kaufmann nel ruolo del protagonista. Definita “opera romantica”, Lohengrin inaugura la prima stagione del dramma musicale, anticipando quel periodo per ciò che riguarda il soggetto e il contenuto cristiano. Il titolo, che è anche il nome del personaggio principale, è tratto dal poema epico medievale tedesco Parzival di Wolfram von Eschenbach. Lohengrin è figlio di Parsifal, mitico cavaliere della Tavola Rotonda e uno dei custodi del Santo Graal detto il “Cavaliere del cigno”.



Questa opera segna nel 1871 il debutto assoluto di una composizione del maestro tedesco sulla scena italiana, più precisamente a Bologna. Wagner venne a conoscenza della leggenda del Cavaliere del Cigno nel 1841 a Parigi ma solo nell’estate del 1845 cominciò a scrivere il libretto dell’opera. In pochi giorni stese in prosa l’intero progetto ed anche alcuni passaggi chiave del libretto, terminato nell’autunno di quell’anno. Critico fu Robert Schumann, che riteneva il soggetto impossibile da mettere in musica. L’opera si svolge sulle rive del fiume Schelda, nel X secolo. Il Duca di Brabante ha affidato i suoi figli, Goffredo ed Elsa al conte Federico di Telramondo che dopo il rifiuto della giovane è stato costretto a sposare Ortrude, che ha poteri magici e per vendicare l’affronto subito dal marito e impossessarsi del ducato di Brabante ha trasformato Goffredo in un cigno e costretto Federico ad accusare Elsa di averlo ucciso. Lo fa proprio davanti all’esercito di re Enrico che ha invitato i nobili brabantini a difendersi dalla minaccia degli ungari. 



La battaglia è prevista entro due giorni e chiede l’appoggio del conte di Telramondo per ristabilire la pace. Elsa appare davanti agli uomini schierati e parla di un sogno meraviglioso in cui appare un cavaliere, Lohengrein, che arriva per salvarla. Improvvisamente dal fiume si materializza una barca trainata da un cigno con a bordo un uomo con un’armatura lucente. Lohengrin saluta il cigno e promette ad Elsa il suo amore, a condizione (esposta sul tema della Domanda proibita) di non chiedergli mai quale sia il suo nome. Gli astanti sono ammirati e commossi e Federico accetta di combattere il cavaliere misterioso. Telramondo viene atterrato ma gli viene risparmiata la vita. Lohengrein chiede ad elsa di sposarlo a non potrà mai svelare la sua identità. Nel giorno delle nozze, Ortrude e Federico accusano il cavaliere di menzogna e stregoneria e la ragazza non sa più a chi credere. In preda al panico e attanagliata dal dubbio chiede al futuro sposo di rivelate la sua identità per il suo amore. Loheingrein l’accontenta ma dopo poco: è il figlio di Parsifal, il re del Santo Graal, sceso sulla terra per combattere il male sparisce su una zattera non prima di aver trasformato il cigno in Goffredo.

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