Si è parlato tanto di questa sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo, anche se la notizia della sera è stata la rinuncia dell’Italia alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Una “mazzata” per lo sport italiano giustificata però in lungo e in largo dall’austerity che sta caratterizzando la politica del Governo tecnico guidato dal premier Mario Monti. Si sarebbe potuto pensare che queste notizie avrebbero un po’ “rovinato” il clima giocoso del Festival di Sanremo, invece – consueto specchio dei tempi – il Festival si è reinventato e si è incernierato anche in questa situazione “complicata”, in attesa della musica. E così, aspettando le performance di Dolcenera, Samuele Bersani e Noemi, che secondo alcune indiscrezioni dovrebbero essere i primi artisti ad esibirsi, ci prepariamo a godere lo spettacolo di quello che promette di essere un grande momento di televisione.
Il Festival di Sanremo 2012 è cominciato, per i disciplinati abbonati Rai, oltre che con un promo di Gianni Morandi nella consueta versione dell’eterno ragazzo della canzone italiana, anche con una poderosa dose di sport pubblicitari. La telefonia la fa da padrone tra la storia e la comicità per poi prodursi in una carrellata di consigli per gli acquisti rigorosamente “bipartisan” per uomini e donne, tra caffè, autovetture e prodotti per la giovinezza della pelle. Un brivido sanremese arriva con lo spot del SuperEnalotto. Si apre quindi nel segno delle rivisitazione della canzone italiana questo nuovo festival, ma che nostalgia per il vero Toto Cutugno. Stasera non ci sarà. E al momento del “su il sipario” questa ideale rivisitazione delle canzoni simbolo di Sanremo continua con Luca e Paolo, da “Ti sputtanerò” dello scorso anno a un duetto sulle note di “Uomini soli”. La nostalgia di Berlusconi nella satira e una voglia di essere un po’ controcorrente continuano un tentativo (riuscito o no?) di trasformare la sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo in una sorta di Zelig. Una puntatina di coraggio nel satireggiare su Benigni, e – di striscio – su Saviano, la Camusso e Monti. Poi l’exploit da “cortocircuito” sul canone Rai, sulle tasse e un paese che cambia come il Gattopardo. Ma non nella classe politica, proprio nella gente normale. Venti minuti di riscaldamento che – in attesa dei cantanti – è comunque destinato ad accendere i riflettori e l’attenzione sul Festival di Sanremo 2012. E dopo un omaggio, nel loro stile, a Celentano, Luca e Paolo chiamano in scena Gianni Morandi. L’intoppo per la verità c’è ed è il forfait per malattia di Ivana Mrazova, in ospedale per accertamenti, ma lo spettacolo continua e Morandi dichiara aperte le danze del Festival di Sanremo. Si parte alla grande su una rivisitazione di “così parlò Zarathustra” con una grande orchestrazione e più di un omaggio al grande capolavoro di Stanley Kubrick 2001 odissea nello spazio, con tanto di alieni e astronauti in un tripudio di laser e una (freddina) luce blu. I ritmi sono man mano crescenti fusion jazz rock con le coreografie di Daniel Erzalow. Una scelta che sarà invisa (forse) ai tanti fan di Amici che spingeranno la loro beniamina Emma (e forse in un bel testa a testa con Pierdavide Carone, chissà). E si arriva così al primo stop di pubblicità.



 

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