Sono pagelle particolari, quella della terza serata di questo Sanremo 2012. Voti a performance “one night”, con ospiti mirabolanti che duettano con concorrenti di una kermesse che per una sera si prende una pausa nella gara. Con la voce di Frank Sinatra inizia il Festival di Sanremo si apre all’internazionalità e rende omaggio alla musica italiana che ha avuto successo nel mondo. Gianni Morandi prende idealmente il testimone da Sinatra intonando il ritornello della colonna sonora di “Mondo cane” scritta da Riz Ortolani già portata al successo proprio da “The Voice”.  Morandi torna ad essere cantante  giusto per i refrain di “Dio come ti amo” di Domenica Modugno  e ancora “Gli uomini non cambiano” di Giancarlo Bigazzi (portata al successo da Mia Martini) e  ricorda che con un altro brano firmato da Bigazzi, “Si può dare di più”,  vinse il suo unico Sanremo, 25 anni fa, insieme a Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi. La serata si annuncia come il trionfo della musica cosa che viene confermata anche da un Rocco Papaleo a dir poco elettrizzato (da grande appassionato si musica qual è) che dimentica addirittura di abbottonare bene i pantaloni…
Ma come sembra piccolo Morandi vicino a Federica Pellegrini! La bella e brava nuotatrice italiana è l’ospite d’onore della serata e si produce in un improbabile valzer con Morandi e poi in un balletto disco. Peccato per il vestito bruttissimo.



In “You don’t have to say you love me (Io che non vivo)” VOTO 4 – Shaggy, canante reggae famoso per il suo “Boombasty”,  distrugge il meraviglioso successo di Pino Donaggio. Una buona mano in questa distruzione gliela da  la cantautrice e pianista jazz, Chiara Civello,  quattro album all’attivo. E’ a  Sanremo per la prima volta con  il brano “Al posto del mondo”.
in “My sweet Romagna (Romagna mia)”  VOTO 7 – Scritta da Secondo Casadei è forse il brano più eseguito nelle balere. Gustosissima  questa versione che aggiunge accenti balcanici. Bersani vent’anni fa debutta (e agguanta il  successo) con il singolo “Chicco e spillo” e poi con l’album “Freak”. Nel 2000 la sua prima volta a Sanremo, con “Replay”, con cui si piazza al quinto posto. Sette album all’attivo, tanti premi, numerose collaborazioni (dagli Avion Travel a Peppe Servillo, da Dalla a Bollani). Al Festival presenta “Il pallone”.
in “Never never never (Grande grande grande)” VOTO 5 – Bellissima  canzone che si deve alla penna di Alberto Testa e Tony Renis e grande successo di Mina ripreso da moltissime star della musica internazionale. Certo da quella che gioca un po’ a fare la Mina dei nostri giorni ci si aspettava veramente di più. Meno male che c’era la voce di Skye.   Nina Zilli era al Festival  nel 2011, ma da ospite, per dettare con i La Crus in “Io confesso”. Quest’anno torna in gara, con “Per sempre”.
in “Speak softly love (Parla più piano)” VOTO 8 – Grande successo internazionale di Nino Rota. Qui in una versione sostanzialmente classica con l’ottima prova della Silvia Mezzanotte e fraseggi jazz del vecchio Jarreau. Con qualche variazione nella formazione, i Matia Bazar  formazione (fra quelle storiche della scena musicale italiana) è fra le veterane del Festival: ben undici partecipazioni, la prima vittoria nel 1978. Per la loro dodicesima volta all’Ariston cantano “Sei tu”.
in “If Paradise is half as nice (Il Paradiso)” VOTO 9 – Dopo il successo conquistato all’estero questa canzone di Mogol e Battisti viene scoperta anche in Italia grazie a Patti Pravo. Emma e Gari Go le rendono giustizia con una interpretazione piena di energia. La Marrone è stata la trionfatrice della nona edizione di “Amici di Maria De Filippi” e lo scorso anno ha debuttato a Sanremo piazzandosi seconda con i Modà e “Arriverà”. Quest’anno al Festival presenta “Non è l’Inferno”.
 in “Que serà (Che sarà)”  VOTO 9 – Un vero ritorno al passato perché proprio Feliciano l’ha lanciata a Sanremo in coppia con I Ricchi e Poveri. Veramente un’esecuzione emozionante. Reduce dalla quinta edizione di “X Factor”, dove ha fatto parte della giuria, Arisa torna al Festival dopo la vittoria del 2009 (sezione Giovani,  “Sincerità”) e la partecipazione del 2010 con “Malamorenò”. Alla fine di gennaio ha debuttato in libreria come autrice di un romanzo, “Il Paradiso non è granché”. A Sanremo presenta con “La notte”.
in “l Mundo” (Il mondo) VOTO 9 – Cantata perfino in croato, questa canzone fu portata al successo da Jimmy Fontana che l’aveva scritta insieme a Pes, Meccia, Boncompagni. Renga e il fantastico Dalma, due vocalità diverse e complementari, le hanno dato nuova vita.  Francesco Renga Torna a Sanremo dopo la partecipazione del 2009 e la vittoria del 2005, con “Angelo”. Ma al Festival era già stato nel 2001 e nel 2002 e, nel 1991, con i Timoria, band della quale faceva parte e che conquistò il Premio della critica per “L’uomo che ride”. Quest’anno presenta “La tua bellezza”.
in “Anema e core” VOTO 8 – Questo capolavoro, canzone immortale, è stato cantanto da Perry Como (celeberrimo tra gli anni ’50 e ’60) come da Michael Bublé. Le due giovani voci di Carone e Ianger riescono a farla propria regalandole un accento moderno.  Ventitré anni, terzo classificato alla nona edizione del talent show “Amici di Maria De Filippi”, Carone a Sanremo è già stato ma come autore di “Per tutte le volte che”, brano con cui Valerio Scanu ha vinto l’edizione 2012 del Festival nella sezione Giovani. All’Ariston presenta “Nanì”, in coppia con Lucio Dalla.



 in “Who Have Nothing (Uno dei tanti)” VOTO 10 – Bellissimo pezzo portato al successo da Joe Sentieri. Oggi due straordinarie voci femminili e atmosfere psichedeliche con la grande chitarra di Brian May (cofondatore dei Queen) scuotono l’Ariston. E Irene Fornaciari cede all’emozione: come darle torto?  Nata e cresciuta nella musica, la figlia di Zucchero è già stata a Sanremo: nel 2009, nella categoria Proposte, con “Spiove il sole”, e poi nel 2012 accompagnata dai Nomadi, con “Il mondo piange”. Quest’anno torna con “Grande mistero”, scritto da Davide Van De Sfroos, con il quale Irene aveva duettato in “Yanez”, presentato da Van De Sfroos lo scorso anno al Festival.
Due donne della musica Patti Smith, con la sua “Because the Night”, e Noa, un cameo dedicato a Roberto Murolo e la “Vita è bella”, hanno regalato i momenti  più belli della serata.
 in “The world became the world (Impressioni di settembre)”  VOTO 10 – Detta la “sacerdotessa del rock”, la Smith fa propria una delle più belle canzoni del rock progressivo italiano targato Premiata Forneria Marconi e regala un momento di pura poesia. Gruppo alternative rock sulla scena dagli anni Novanta, sono i Marlene Kuntz di Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca Bercia, Luca Saporiti e Davide Arneodo. Al Festival presentano “Canzone per un figlio”.
 in “The Flamine”, ovvero “Almeno tu nell’universo” VOTO 6 – Questa meravigliosa canzone fu portata al successo dalla mitica Mia Martini, come si sa, sorella di Loredana che è riuscita a massacrarla, ma come si può? Inutile la presenza della Gray. Peccato! D’Alessio e la Bertè  sono la coppia più stramba e sicuramente la più attesa di Sanremo n.62.
in “Surrender (Torna a Surriento)” VOTO 10 – Canzone napoletana tra le più famose al mondo cantata, magistralmente, in napoletano e in modo classico da Noa e in inglese e in veste rock da Finardi. Due versioni per un affascinante contrappunto di atmosfere. All’attivo di Finardi due partecipazioni a Sanremo (nel 1985 e nel 1999), una lunga carriera da cantautore e numerose collaborazioni di prestigio. Al Festival presenta “E tu lo chiami Dio”.
in “My life is mine (Vita spericolata)” VOTO 7 – Vasco Rossi la presentò proprio a Sanremo arrivando penultimo. Ma poi questa canzone divenne il suo emblema. Dolcenera ha spinto troppo e il Prof Green è sembrato superfluo.  La carriera della cantante pugliese comincia proprio al Festival, dove debutta nel 2003, categoria Giovani, e si piazza al primo posto con “Siamo tutti là fuori”, meritando anche il premio assegnato dalla sala stampa radio e tv. Torna al Festival altre due volte, nel 2006 e nel 2009. Quest’anno propone “Ci vediamo a casa”.
 in “To feel in love (Amarsi un po’)” VOTO 10 – Una delle pietre miliari della produzione Mogol-Battisti ancora straordinariamente fresca. Bellissimo l’arragiamento proposto da Noemi e la Morris. Veronica Scopelliti (il vero nome di Noemi) ha raggiunto il successo nel 2009, quando ha partecipato alla seconda edizione di X Factor. Al Festival si è già presentata nel 2010, dove si è classificata quarta (fra il malcontento del pubblico e degli orchestrali). Quest’anno torna con “Sono solo parole”.



Certo che per aver avuto un colpo di frusta, un torcicollo da ricovero, la Ivana ha avuto una ripresa che ha del miracoloso vista la performance nel balletto confezionato per lei da Franco Miseria con tanto di scuotimento di testa… Misteri sanremesi…
Si riapre il televoto (ma quanti staranno ancora incollati alla tv e hanno  la forza per televotare data l’ora, è passata da un bel po’ la mezzanotte?) per il ripescaggio di due tra i quattro esclusi, martedì,  dal voto della giuria demoscopia. Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, Irene Fornaciari e i Marlene Kuntz ripropongono i loro brani. E tornano in gara Pierdavide Carone e Lucio Dalla con la loro “Nanì” e Gigi D’Alessio e Loredana Bertè “Respirare”. 
Per la sala stampa  il miglior duetto della serata è “The world became the world (Impressioni di settembre)” Marlene Kuntz e Patti Smith.