Emma Marrone è una delle favorite per la vittoria finale del sessantaduesimo Festival di Sanremo. Ieri il suo duetto con Alessandra Amoroso l’ha rilanciata in vista della finale di questa sera. IlSussidiario.net l’ha intervistata a pochi minuti dalla serata conclusiva ed Emma ci ha parlato di dutto, di sè, delle sue emozioni, e del testo di “Non è l’Inferno”, che nasce nel profondo della sua terra salentina.Partiamo da ieri sera: lacrime liberatorie?
Si, sono state sincere e liberatorie, e poi sembro arrogante, dura e presuntuosa ma è solo un modo per proteggermi, mentre invece dentro sono proprio, il contrario.
Come stai vivendo il tuo primo Sanremo da sola senza i Modà?
Con lo stesso entusiasmo dell’anno scorso, l’entusiasmo di una bambina in questo mondo favoloso.
Che futuro ci sarà con i Modà? Nuove collaborazioni, una band?
Se ci saranno altre canzoni di Kekko sarò ben felice di cantarle perché mi piace molto la sua scrittura semplice e diretta molto fruibile. Mi piacciono le sonorità che usano nei loro dischi. Chi può dirlo, tutto può succedere e poi con loro si é creato un bel feeling.
So che sei stata a New York in America. Hai per caso progetti Oltreoceano?
No. Ho girato il video di “io son per te l’amore” e devo ringraziare la mia casa discografica per questa fantastica esperienza. Era la prima volta che uscivo dall’Italia. Una bella occasione per vedere il mondo però non é il genere di posto dove vivrei. Ho anche mangiato male. Preferisco l’Italia in tutto e per tutto. Poi credo che sia meglio affermarsi come si deve nel proprio paese per poi esportare un prodotto buono e maturo all’estero credo di dover crescere tanto nel mio paese. Artisti come la Pausini o Ramazzotti hanno un sacco di esperienza sulle spalle pronte a reggere la botta del mercato estero. Quindi, sinceramente, mi tengo bassa.
Il testo di “Non è l’inferno” è stata oggetto di critica per il tema trattato. Cosa ne pensi?
Io prima di fare la cantante ho vissuto 26 anni nel Salento e con un solo reddito in famiglia. Ci siamo passati i giubbotti tra cugini, le scarpe tra cugine, la mattina andavo a scuola e la sera lavoravo come cameriera. Ho fatto la magazziniera, assistito gli anziani, lavato le scale, tutto per non pesare sulla mia famiglia, e per un senso d’indipendenza. Quindi credo di avere tutte le capacità cognitive e coscienziose per parlare di sacrifici.
Come ti vedi da grande?
Sicuramente mamma. La nostra vita è procreare. Lasciare un segno ai nostri figli di quello che siamo stati noi. Dare alla vita un’altra vitati dà il tuo mestiere.
Quali sono i tuoi progetti per il dopo-Festival?
Sarò ospite del serale di Amici. Ma certamente dopo partirò con il mio tour perché sul palco io mi sento bene.
Vincerai Sanremo? Sei la più quotata da tutti i pronostici…
Non penso. Ci sono canzoni molto belle in questo Sanremo. Per quanto riguarda le scommesse non so che dire. Anche l’anno scorso era successa la stessa cosa. Quindi lascio a te le conclusioni.
(Angelo Oliva)