Inizia con tanti baci, anche audaci (una citazione del film “Nuovo Cinema Paradiso”?), la serata finale del Festival di Sanremo 2012. Baci scambiati da un sacco di coppie, di tutte le età, che vanno a formare un platea  che occupa il palcoscenico dell’Ariston sulle note del celeberrimo “All You Need is Love”, super successo dei Beatles. E’  insomma un inno alla pace e all’amore, appunto, creato da Daniel Ezrlow, il coreografo americano che nel corso delle cinque serate del Festival ha creato alcuni siparietti coreografici. La serata decolla con Rocco Papaleo che abbandona i panni di presentatore “tecnico” e fa da “spalla” a Gianni Morandi in maglioncino  continuando ad essere l’irresistibile dissacratore del rito sanremese. Papaleo ricorda i vari intoppi  a partire dal voto mancato della prima serata “voti mancanti –dice- che verranno conteggiati nelle primarie della Florida… e Obama se la vedrà con i Matia Bazar…”. Ivana entra in scena vestita (anzi, abbastanza svestita) da un Sarli d’alta moda che gioca sapientemente con il nude look ed esalta il fisico statuario della Mrazova che, però, non deve ridere.
Geppi Cucciari scende le scale che la portano in scena  scalza  perché “per farsi ricordare in questo Festival, bisogna togliersi qualcosa”. Il  siparietto delle scarpe da reindossare si conclude con un improvvido “metti il dito dietro”, detto dalla Cucciari a Morandi che la aiuta nell’operazione, e l’involontario, pericolosissimo doppio senso viene risolto  con la Cucciari  che aggiunge, in extremis, “nella scarpa”. Fantastica!



Nina Zilli “Per Sempre” VOTO 5.  Tutta di azzurro (e come lo è stata la Ferilli) vestita e con un cespuglio di capelli che andato lievitando sera dopo sera,  la Zilli non convince e non convince. Ma è bella  e la sua  avvenenza continuerà ad aiutarla.

Gigi D’Alessio e Loredana Bertè  “Respirare” VOTO 6. Dopo la travolgente esecuzione disco, questa assurda coppia torna alla “normalità”. Il brando venderà e passerà in radio. E lo scopo sarà raggiunto.



Emma Marrone “Non è l’inferno” VOTO 8. Travestiva da femme fatale e con un pizzico di raucedine torna a urlare la crisi che rende la vita difficile. Come sempre, ci mette l’anima e la commozione la vince ai ringraziamenti: teneramente umana…

Samuele Bersani  “Un pallone”  VOTO 6. Ma perché si è travestito da pinguino? E con scarpe da partita di pallone? Ma sempre garbato e gradevole anche se non al suo meglio. Alla prossima…

Dolcenera “Ci vediamo a casa” VOTO 7. Ascolto dopo ascolto questa canzone prende e anche l’interpretazione della brava cantante pugliese è più centrata.



Pierdavide Carone e Lucio Dalla  “Nani’” VOTO 8. In modo poetico e delicato si racconta di un amore impossibile e scabroso. Bella la voce di Carone e il “graffio” di Dalla è valore aggiunto.

Noemi “Sono solo parole” VOTO 10. Che bella la voce, dalla timbrica riconoscibile e insolita, di questa romanaccia rossissima, così giusta per la altrettanto bella canzone di Fabrizio Moro.

Arisa “La notte” VOTO 9.  Voce di cristallo, intonazione impeccabile  ed esecuzione intensa. Continua a piacerci molto il suo nuovo look raffinato e molto personale che interpreta le tendenze della moda.

Eugenio Finardi  “E lo chiami Dio” VOTO 7. Rispetto e deferenza per la storia di questo musicista, ma questa canzone è intrisa di retorica retorica.

Francesco Renga “La tua bellezza”  VOTO 10. In questo brano c’è la storia della nostra canzone, si parte dalla romanza e si approda al rock. Molto bello anche l’arrangiamento.