Sanremo 2012, il caso di Celeste gaia. Calato il sipario sul Festival di Sanremo 2012, restano le canzoni. La giovane Celeste Gaia è stata eliminata dopo la prima serata, eppure il suo brano “Carlo” sta spopolando soprattutto tra gli utenti della Rete. Cliccatissimo su YouTube, è diventato un vero e proprio tormentone anche sui vari social network Facebook e Twitter. Celeste Gaia è nata a Pavia 21 anni fa e, appassionata fin da piccola di musica, ha partecipato all’età di 15 anni al Premio Lunezia per Giovani autori, classificandosi tra i primi cinque finalisti. Nel 2012 è tra i giovani che superano le selezioni di Sanremo Social, anticamera del Festival, e viene così ammessa al Festival di Sanremo edizione 2012, nella sezione giovani. In diverse interviste rilasciate prima della sua esibizione, la giovane artista ha raccontato di aver studiato per sette anni al Conservatorio G. Verdi di Milano nel Coro delle Voci Bianche del Teatro alla Scala. Ha poi iniziato a scrivere le sue canzoni e nel 2006 ha frequentato uno stage a Torino tenuto dall’artista Tony Bungaro. In un’altra intervista, questa volta per Famiglia Cristiana, la giovane cantante aveva spiegato che in realtà questo fantomatico “Carlo”, titolo della sua canzone, non esiste: «Pura fantasia. – aveva detto Celeste – Immagino di averlo incontrato a Parigi, sull’ascensore di una vecchia casa del Quartiere Latino. Non ci parliamo ma lui ha gli occhi verdi e allora immagino in silenzio…”Carlo, vorrei che ti chiamassi Carlo..” Fantasia. Tutto qui». E anche adesso, dopo la conclusione del Festival della musica italiana, il popolo del web vuole a tutti i costi sapere chi si cela in realtà dietro il nome di Carlo. Il suo video ufficiale, uscito recentemente, è cliccatissimo ma la cantante, intervistata da La Repubblica, racconta di leggere solo ogni tanto i commenti dei suoi fan, perché preferisce concentrarsi su sé stessa. Poi, continua, «Facebook e Twitter funzionano bene come passaparola e come modo per entrare in contatto con le persone, ma non bisogna abusarne». Ma, insomma, chi è questo Carlo? Esiste veramente? Celeste Gaia, nella stessa intervista, spiega che in realtà si tratta di «un sogno a occhi aperti. La canzone avrebbe dovuto chiamarsi “AAA Cercasi Carlo”, perché è una persona ideale, qualcuno che ancora non ho conosciuto anche se nella canzone immagino di averlo incontrato a Parigi. Speriamo che un giorno o l’altro arrivi, che non faccia la fine del Godot di Beckett».