Sabato 3 Marzo a Lodi, presso l’Auditorium del BPL (inizio alle ore 18), si terrà il concerto del coro della SAT per sostenere i progetti di cooperazione allo sviluppo condotti dalla Fondazione AVSI. Fondato nel 1926 con il nome di Coro SOSAT, per iniziativa dei fratelli Pedrotti, oggi è il primo e più famoso coro di montagna italiano.
L’evento si inserisce nella Campagna Tende di AVSI di quest’anno dal titolo “Alla radice dello sviluppo: il fattore umano”.
Il Centro di Solidarietà “Il Nodo” di Codogno ormai da diciotto anni organizza una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “Tende di Natale”. Un’iniziativa che si svolge nei mesi tra Natale e Pasqua e che coinvolge ogni anno decine di volontari della provincia di Lodi.
Il gruppo “Amici dell’AVSI” di Codogno si è costituito nel 1993 con sede presso il Centro di Solidarietà “Il Nodo”. In quell’anno sono state organizzate le prime Tende di Natale a Codogno, Casalpusterlengo e Lodi. Da allora, la tradizione delle Tende è stata rinnovata ogni anno, estendendola ad altri paesi del lodigiano, tra cui Castiglione, Sant’Angelo, S. Rocco al Porto, Tavazzano, S. Stefano Lodigiano, Senna, Somaglia ed Orio Litta. Negli anni dal 1999 al 2010 i progetti AVSI hanno ottenuto il finanziamento dalla Provincia di Lodi riservato ad interventi di cooperazione e solidarietà Internazionale.
Il Coro della SAT
Il Coro è nato ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926, per opera dei fratelli Enrico, Mario, Silvio e Aldo Pedrotti e di alcuni amici, con la denominazione di “Coro della SOSAT” che conservò fino al 1932, assumendo quindi l’attuale denominazione di Coro della SAT.
I fratelli Pedrotti, dotati di grande interesse e sensibilità per la musica, fin da piccoli cantavano musica sacra nel coro polifonico del Duomo e in famiglia, ad orecchio, i canti popolari del Trentino.
Le esperienze, dapprima di profughi in Boemia ed Austria durante la prima guerra mondiale, e successivamente di soldati durante il servizio militare ed i successivi richiami, furono occasione di approccio a moltissimi altri canti popolari di varie origini e provenienze.
Numerosi ed illustri musicisti fra i quali emergono Giorgio Federico Ghedini ed Arturo Benedetti Michelangeli hanno dedicato al coro raffinate armonizzazioni di canti popolari.
Sono numerose le edizioni dei circa 300 canti del repertorio e le incisioni, da quelle del 1933 alle più recenti.
Il Coro è stato diretto inizialmente da Enrico Pedrotti fino al 1938, poi da Silvio Pedrotti per oltre cinquant’anni. Attualmente è diretto da Mauro Pedrotti nipote di Silvio e figlio di Mario.
Si è esibito in oltre mille concerti in Italia, Europa (Austria, Belgio, Cecoslovacchia e ora Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Svizzera), America (Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti), ed Asia (Corea) nei teatri più prestigiosi.
Dagli anni trenta fino a oggi, personaggi illustri del mondo musicale e non, hanno scritto e parlato del Coro della S.A.T.
Se Brahms avesse potuto ascoltare il Coro della S.A.T. lo avrebbe aggiunto nel numero delle gioie artistiche che gli dava l’Italia.
Massimo Mila
Il Coro della S.A.T. onora la sua città. Ne è una vera gloria e può far scuola a tutti gli altri complessi del genere.
Arturo Benedetti Michelangeli
L’impasto delle vostre voci e le armonie delle vostre canzoni sono veramente eccezionali.
Riccardo Muti
Se conservatorio è il luogo dove si conserva la ricchezza musicale del passato, il Coro della S.A.T. potebbe avere diritto di intitolarsi Conservatorio delle Alpi.
Massimo Mila