Il saluto di Pierdavide Carone a Lucio Dalla. La scomparsa di Lucio Dalla il giorno dopo. Un lutto che ha fatto piangere non solo i tanti, tantissimi, colleghi musicisti che con lui hanno diviso anni di musica, o i giornalisti che condividevano un rapporto amichevole con l’artista, ma un po’ tutta Italia. Tanto che anche il presidente della Repubblica ha voluto dare il suo saluto. La salma di Lucio Dalla arriverà in giornata dalla Svizzera, dalla cappella dell’ospedale di Losanna dove il corpo di Dalla era stato trasportato dopo il malore che lo ha stroncato improvvisamente ieri mattina a Montreux dove si trovava per dei concerti. I funerali, anche se non ancora annunciati ufficialmente, si dovrebbero tenere domenica, giorno in cui il cantante avrebbe compiuto 69 anni, come cantava nella sua celebre 4 marzo 1943 canzone che appunto conteneva la sua data di nascita. Non si sa ancora se saranno funerali pubblici o in forma privata. Scherzando, Dalla in passato aveva detto che al suo funerale non avrebbe voluto politici e che i funerali di stato erano noiosi. Vedremo cosa decideranno i parenti per l’ultimo saluto. Domani invece nel cortile del Comune di Bologna dovrebbe essere allestita la camera ardente pubblica. Bologna in particolare piange la morte dell’illustre concittadino: la bandiera del comune è infatti a mezz’asta e davanti a casa sua nel pieno centro cittadino gente comune si reca a lasciare un fiore o un messaggio. L’ultimo dei tanti artisti con cui Lucio Dalla aveva collaborato, Pierdavide Carone, ha intanto lasciato il suo addolorato messaggio di cordoglio sulla sua pagina Facebook. Lucio Dalla e Carone si erano recati insieme all’ultimo festival di Sanremo, partecipando con il brano Ninì uno dei più apprezzati di questo concorso canoro. Era stata l’ultima volta per il pubblico italiano di vedere dal vivo il grande musicista, una apparizione che adesso suscita grande commozione. Dalla e Carone avevano scritto insieme la canzone, e lo scomparso artista aveva anche prodotto l’ultimo disco dell’ex concorrente di Amici. Come tante volte in passato infatti amava collaborare e cercare di lanciare al successo giovani talenti. Un commosso Carone ha scritto nel suo messaggio di addio che è stato l’ultimo canto del cigno di Lucio Dalla. Si definisce l’ultimo nascituro della sua famiglia non anagrafica, ricorda come lo una persona unica  e speciale.



Ecco il testo integrale del messaggio di Pierdavide Carone: “Sono convinto che ora ci sta guardando e si diverte da morire assieme agli altri coinquilini del Paradiso, sicuramente ci starà sfottendo per le reazioni di ognuno di noi, ha passato una vita intera ad osservare le reazioni della gente alle cose della vita (belle e meno belle), la sua musica è testimone di ciò che scrivo… Della sua famiglia non anagrafica io ero l’ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possa immaginare… Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi… Quanto e’ speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l’ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch’io riuscirò ad essere una persona migliore. Arrivederci Lucio”.

Leggi anche

Lucio Dalla, com'è morto e canzoni famose/ Stroncato da un infarto: un repertorio di grande successoPierdavide Carone: "Lucio Dalla era strano, lo vidi in sedie a rotelle ma..."/ "Estasiato dal mio brano"