Sembrano finalmente accertate le cause della morte di Whitney Houston, la cantante ritrovata senza vita nella vasca da bagno della sua stanza del Beverly Hilton Hotel il 12 febbraio scorso. L’esame tossicologico effettuato dall’Ufficio di medicina legale di Los Angeles ha evidenziato nel corpo della cantante diverse tracce di cocaina, farmaci antidepressivi e marijuana. E’ stato però spiegato che queste sostanze non hanno contribuito alla morte della Houston, che invece è stata archiviata dalle autorità americane come accidentale. Sembra infatti che la cantante, dopo aver assunto diverse sostanze, sia morta annegata nella vasca da bagno, probabilmente a seguito di un attacco di cuore. Questi dettagli sono però ancora da accertare, e l’ Ufficio di medicina legale di Los Angeles ha fatto sapere che nel giro di due settimane verrà reso noto un nuovo rapporto maggiormente dettagliato. La cantante è quindi morta per annegamento, ma certamente hanno contribuito al decesso «una malattia cardiaca e l’uso cronico di cocaina». A riferirlo è stato lo stesso medico legale della contea di Los Angeles, che ha quindi confermato le diverse indiscrezioni che avevano preso corpo in queste ultime settimane, dopo la morte della cantante. E’ di poche settimane fa anche la notizia che la Houston avrebbe lasciato tutti i suoi averi alla figlia, Bobbi Kristina, divenuta così erede universale del patrimonio della cantante. Alcuni media mericani hanno rivelato anche che in un’altra parte del documento, la Houston aveva scritto che se la figlia fosse morta prima di lei, l’eredità sarebbe invece stata suddivisa in parti uguali con l’ex marito Bobby Brown, la madre e altri parenti. In questo modo, invece, al tanto discusso ex marito, che avrebbe trascinato Whitney nella dipendenza da alcol e droga, non andrà un centesimo. La figlia attualmente ha 19 anni, quindi non prenderà possesso del patrimonio sino a quando non sarà maggiorenne, che negli Stati Uniti equivale ai 21 anni di età.
L’eredità, che ancora non è chiaro a quanto ammonti, verrà riversata in un fondo tutelato a cui Bobbi Kristina, a cui la giovane potrà accedere fra due anni. Un’altra quota di eredità potrà essere usato dalla ragazza solo quando compirà i 25 anni di età, mentre un’ultima parte le sarà affidata ai 30 anni di età.