Come tutte le estati ritorna uno degli appuntamenti più attesi da tutti gli appassionati della buona musica.
Dal 1973 ad oggi l’importanza di Umbria Jazz è cresciuta in maniera esponenziale diventando una delle vetrine più stimolanti e ambite per tutti i più grandi musicisti. Centinai di concerti, tantissime emozioni, incontri che rimarranno impressi nella mente di chi ha il piacere di frequentare questo Festival, unico al mondo. Appassionati che fanno di Perugia un punto di ritrovo, migliaia di giovani complice la possibilità di usufruire di un interessante proposta di concerti completamente gratuiti, danno a questa manifestazione anche una valenza sociale non indifferente. Oggi Umbria Jazz è un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, uno dei must dell’Italia.



Un festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti, ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa straordinaria musica. Il Festival come ogni anno offre agli appassionati un cartellone eterogeneo e di grande interesse. Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi, poi il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso.



Come accennato ci sono gli spazi all’aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso a una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Molti i ragazzi che, proprio grazie a questi appuntamenti gratuiti, hanno iniziato a respirare musica e soprattutto musica jazz.

Apertura all’Arena Santa Giuliana con una serata dedicata al duo: prima quello pianistico con Chick Corea e Stefano Bollani. Questa collaborazione nasce proprio a Umbria Jazz ‘09, grazie a una brillante intuizione del direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta. I due artisti  si sono trovati e capiti immediatamente, tant’è che la prestigiosa etichetta tedesca ECM ha deciso di mettere su disco il concerto tenuto a Orvieto, e proprio il nome della città da il titolo il titolo al cd,  registrato durante Umbria Jazz Winter#18. 

Chick Corea  è reduce dalla vittoria di due Grammy vinti nel 2012: “Best Improvised Jazz Solo” per “500 Miles High” e “Best Jazz Instrumental Album” per il cd  “Forever”. Nella seconda parte della serata spazio a Stefano Bollani con Hamilton de Holanda: straordinario virtuoso del bandolim, un mandolino a dieci corde.

Il 7 luglio uno degli omaggi a Monk, con un concerto del trio di Stan Tracey, classe 1926, figura di punta del jazz anglosassone.
A seguire Herbie Hancock,una delle colonne del jazz, si presenta in quartetto con il bassista James Genus, il chitarrista Lionel Loueke e il batterista Trevor Lawrence: viaggio sul fronte di un funk intenso, con la rivisitazione di classici del suo repertorio da Watermelon man a Chamaleon.

L’8 luglio gli Spectrum Road: un super quartetto formato Jack Bruce (Cream), Vernon Reid (Living Colour), John Medeski e Cindy Blackman. Nato nel 2003 da un’idea di Vernon Reid e Jack Bruce per celebrare il lavoro del grande batterista Tony Williams il gruppo è completato da John Medeski alle tastiere e Cindy Blackman alla batteria.

Intrigante e inedito l’incontro tra il sassofonista David Murray e Macy Gray, protagonista di punta del nuovo soul statunitense degli anni Novanta.  
Il 9 luglio grande appuntamento con uno dei grandi della chitarra John Scofield e la  Hollowbody Band, formazione che esplora i vasti territori del blues; con lui l’altro chitarrista Kurt Rosenwinkel, Ben Street al basso e Bill Stewart alla batteria…
A seguire Esperanza Spalding, contrabbassista e vocalist in gran crescita, vincitrice lo scorso anno del Grammy Award nella categoria “Best New Artist”. La spalding presenta il suo ultimo lavoro “Radio music society.

Il 10 grande attesa per “Sound Prints”: nuovo quintetto del trombettista  Dave Douglas e del sassofonista Joe Lovano, con Lawrence Fields, Linda Oh e il grandissimo  Joey Baron alla batteria. La band rilegge la musica di Wayne Shorter.
Il trombettista Enrico Rava, alla guida della Parco della Musica Jazz Orchestra, sempre il 10, si presenta  con il suo tributo a Michael Jackson.
L’11 luglio vede protagoniste due grandi voci: il grande e leggendario  Al Jarreau, uno dei  più straordinari cantanti  in attività, sempre  in  equilibrio  fra jazz,  pop,  soul, ancora capace di incredibili performance vocali . Nella stessa serata Erykah Badu: il suo live travolgente è ricco di fascino ed eleganza, una miscela sofisticata e travolgente di Soul, Rhytm & Blues, Funk, Hip Hop e Jazz.

Il 12 è la volta del principe della chitarra jazz contemporanea, il celeberrimo Pat Metheny che arriva con la sua Unity Band, ovvero Chris Potter al sax, Ben Williams al basso e il fedelissimo Antonio Sanchez alla batteria . Metheny ha appena vinto il suo 19° Grammy  nella categoria “Best New Age Album”, con “What’s all about”. Da non perdere assolutamente Sonny Rollins in esclusiva italiana il 13 luglio: Rollins ovvero il tenore per eccellenza.

Serata inedita per Umbria Jazz quella del 14, dedicata alla musica reggae con tre grandi protagonisti:Rita Marley , Stephen Marley, Alpha Blondy. Gran finale Sabato 15 luglio, appuntamento imperdibile con il “Back to Bass Tour” di Sting, l’artista inglese celebra i 25 anni di carriera da solista, lo stesso anniversario del suo memorabile concerto dell’11 luglio 1987 a Perugia con l’orchestra di Gil Evans. In questa occasione l’artista inglese sarà accompagnato  dal suo chitarrista storico Dominic Miller, da David Sancious (tastiere), Vinnie Colaiuta (batteria), Peter Tickell (violino elettrico), e Jo Lawry (voce).

Da non perdere gli appuntamenti nella stupenda cornice del Teatro Morlacchi con gli omaggi a Thelonious Monk, Gil Evans, Wayne Shorter e Melody Gardot .Proprio nel 2012 ricorrono infatti  due anniversari importanti: i trent’anni dalla morte di Thelonious Monk e i cento anni dalla nascita di Gil Evans.

Umbria Jazz dedica a queste due grandi figure della storia del jazz una parte importante della sua programmazione. Si comincia con un progetto imponente e ambizioso di Ryan Truesdell, giovane arrangiatore americano impegnato a riscoprire la musica del grande Gil Evans. Con il supporto della famiglia di Gil, Ryan ha analizzato i manoscritti, le note, le registrazioni personali dell’arrangiatore scomparso nel 1988, scoprendo un piccolo tesoro di inediti, tra i quali tutti gli arrangiamenti originali di Evans per le gloriose registrazioni effettuate con Miles Davis come “Sketch of Pain” e “Porgy and Bess”, oltre che per l’album realizzato per la Impulse “Out of the cool”, e materiali che riguardano il suo lavoro negli anni Quaranta per Claude Thornill. 

Parte di questo materiale viene pubblicato in un cd in uscita in questi giorni e proposto in concerto con la  Eastman Orchestra che vede la presenza di solisti come Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista e Francesco Cafiso. Umbria Jazz rende omaggio a Thelonious Monk attraverso i tributi musicali italiani del quartetto di Francesco Bearzatti con “Monk ‘n Roll”, della Lydian Sound Orchestra, diretta da Riccardo Brazzale, con “Friday the 13th” e della Perugia Jazz Orchesta, diretta da Mario Raja, special guest Riccardo Zegna.

Quattro grandi pianisti del calibro di Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed e Benny Greenpropongono invece un omaggio che ha un titolo esemplificativo: “Mostly Monk”. Il grande sassofonista Wayne Shorter si presenta alla testa di un superquartetto con Danilo Perez, John Patitucci e Jorge Rossy con cui propone il suo jazz di gran classe.
Torna Melody Gardot, con il suo ultimo lavoro “The Absence” ispirato ai periodi passati nel deserto del Marocco, ai locali di Buenos, alle spiagge brasiliane, alle strade di Lisbona.

Dopo il grande successo a Orvieto nell’ultima edizione invernale ecco Juan Pablo Jofre Romarion, uno dei nuovi veri maestri del bandoneon. Esordio a Umbria Jazz per Ambrose Akinmusire, trentenne trombettista californiano che può già vantare collaborazioni Jon Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman.

Doverosa sottolineatura alla 1° edizione del Conad Jazz Contest, concorso musicale nazionale promosso in collaborazione con Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz e Young Jazz Festival aperto a solisti e gruppi emergenti, autori di progetti originali. Tale iniziativa si pone l’obiettivo di valorizzare il talento dei  giovani artisti italiani (finalmente!!) , offrendo loro un inedito spazio di visibilità.  I 9 vincitori: Donatello D’Attoma Quartet,Raw Frame,M.O.F. 5tet,Omit Five, Humpty Duo, Macromatic, Ferrian’s Nutimbre, Zig Trio, Organic 3 si sono aggiudicati l’opportunità di esibirsi nel corso delle sessioni pomeridiane di Umbria Jazz 2012 presso il Conad Stage ai Giardini Carducci.

Da segnalare nelle altre location del Festival (Piazza IV Novembre, Giardini Carducci, Bottega del Vino e alla Taverna): 

Doctor Dixie Jazz Band, “the oldest band in the world”, l’orchestra guidata dalla sua fondazione da Nardo Giardina festeggia il suo 60esimo compleanno,Renato Sellani duo con  Massimo Moriconi,Bobby Broom organ trio, il percussionista Pedrito Martinez, il cantante chitarrista.

KJ Denhert, i Tuba Skinny, gruppo dixieland jazz e old blues music,Stefano Mincone quartetto, LaColours Jazz Orchestra,East Park Reggae Collective, Tribunal Mist e i Funk Off.

Come ogni anno infine spazio alle orchestre giovanili con la Roosevelt High School Band, la Columbia University Jazz Band, la Bradley University Jazz Ensemble, la Berkley Jazz School Lab Band e laSalerno University Big Band. Quindi come sempre tanta e buonissima musica!