Il Concertone per l’Emilia, fortemente voluto dal tastierista dei Nomadi Beppe Carletti, si è dunque rivelato un successo. Organizzato a tempo di record, in due settimane circa, l’evento ha visto la partecipazione ieri sera allo stadio di Bologna di oltre 40mila persone e la diretta televisiva su Rai Uno durante la quale era possibile tramite sms fare donazione di due euro a favore dei terremotati dell’Emilia. Alla fine, in tutto si sono raccolti ben due milioni e mezzo di euro, una cifra davvero notevole. Una bella serata di solidarietà e vicinanza alle tante persone che hanno perso casa e lavoro per via del terremoto, e anche una bella serata di musica durante la quale sono sfilati sul palco tutti i più grandi protagonisti della musica emiliana. Ha aperto il concerto Zucchero cantando Il suono della domenica e Per colpa di chi, seguito da Francesco Guccini e quindi la prima sorpresa della serata, il ritorno sul palcoscenico per la prima volta dopo ben 42 anni di Caterina Caselli. Diventata una dei massimi scopritori di talenti della musica italiana (da Bocelli ad Elisa), l’ex casco d’oro era visibilmente emozionato e ha cantato con qualche difficoltà, ma ha commosso tutti. Prima in duetto con l’amico Francesco Guccini nel vecchio brano scritto da Guccini e inciso negli anni sessanta dalla Caselli, Per fare un uomo, poi da sola nel suo classico Insieme a te non ci sto più. Dopo è stata la volta di Ligabue, che da solo si è esibito in due canzoni acustiche applaudissimo dai suoi molti fan che erano tutti in prima fila. Quindi una scatenata Raffaella Carrà che nonostante l’età non più giovanissima si è esibita con grande grinta scatenando il pubblico e lanciando anche una richiesta a chi governa di intervenire a favore dei terremotati (“Mi rivolgo ai potenti perché facciano qualcosa subito per l’Emilia, subito! E noi, stasera, dobbiamo fare rumore” ha detto). Si sono succeduti via via tutti gli altri ospiti, oltre naturalmente ai Nomadi di Beppe Carletti, da Gianni Morandi in coppia con gli Stadio che hanno voluto offrire un tributo allo scomparso Lucio Dalla emiliano anche lui cantando Piazza Grande, a Laura Pausini. La quale si è esibita anche in duetto con Cesare Cremonini facendo così anche loro un tributo a Dalla cantando L’anno che verrà. Numerosi gli ospiti speciali, da Alessandro Bergonzoni che ha letto una poesia polemica dedicata alla terra martoriata dall’uomo, al campione olimpico Tomba. La serata è stata chiusa prima con l’Ave Maria di Schubert eseguita dal maestro Andrea Griminelli, poi dai Nomadi tornati sul palco con la loro Dio è morto e quindi ancora L’anno che verrà di Lucio Dalla. Scenografia molto bella  e appariscente che ha fatto da cornice ad una serata magica, con giochi di luci, nomi degli artisti nella parte superiore, e alcuni pezzi dei testi delle varie canzoni che passavano ai lati, e un pubblico caloroso che ha partecipato attivamente ad ogni canzone di ogni singolo artista.



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