Siamo all’iHeartRadio Festival di Las Vegas e sul palco si stanno esibendo i Green Day. Il trio californiano è pronto a presentare ai propri fan accorsi per l’occasione un’anticipazione tratta dal nuovo album “¡Uno!”, in uscita nei negozi i questi giorni e primo capitolo di una trilogia che continuerà il 12 novembre prossimo e si concluderà il 14 gennaio del 2013. Il problema è che gli organizzatori del Festival in Nevada si accorgono di essere di quasi mezz’ora in ritardo sulla scaletta programmata precedentemente quindi decidono di tagliare corto e accelerare i tempi. Proprio mentre i Green Day stanno per presentare il nuovo pezzo, ecco apparire sul “gobbo” digitale, uno schermo visibile da tutti posto di fronte al palco dove viene indicato il tempo rimanente, la scritta “1 minute”. Alla band sono quindi rimasti appena sessanta secondi per concludere l’esibizione e liberare il palco per far entrare l’artista successivo: Billie Joe Armstrong, frontman del gruppo, non la prende proprio benissimo e si scaglia verbalmente contro gli organizzatori: prima rimane stupefatto del solo minuto concessogli per terminare l’esibizione, per poi cominciare uno sproloquio non citabile testualmente in queste righe. “Un minuto?”, grida però infuriato il cantante, “Non sono Justin Bieber! State scherzando. Ho un minuto, è quello che mi resta. Anzi, ora neanche più quello. Lasciatemi mostrare quel che significa un f…ssimo minuto”. E, come se non bastasse, ecco Armstrong afferrare la chitarra e da vera rockstar d’altri tempi distruggerla sul palco davanti alla folla, successivamente imitato anche dal bassista della band, Mike Dirnt. Poi i Green Day lasciano il palco ma annunciano: “Torneremo”. Peccato per questo episodio, perché fino a quel momento il Festival di Las Vegas si era svolto senza alcun particolare problema grazie alle esibizioni, tra gli altri, dei Bon Jovi, i No Doubt, Miranda Lambert, Swedish House Mafia e Usher. Proprio a quest’ultimo sarebbe stata data la colpa (da alcuni fan dei Green Day) per l’esibizione tagliata del trio californiano: proprio l’esibizione di Usher, infatti, durata più del dovuto, avrebbe spinto gli organizzatori a tagliare quella successiva.