Pochi lo sanno, ma prima di inventarsi motivetti da classifica a base di emozioni saffiche (ci riferiamo all’arcinoto successo di classifica “I Kissed a Girl”) e altri ammiccamenti sexy – non certo al livello della sua collega Miley Cyrys – Katy Perry cantava e incideva canzoni cristiane. Allora si faceva chiamare con il suo vero nome Katy Hudson, e i suoi dischi si inserivano nella popolare e vendutissima categoria della Christian music, la musica cristiana, che negli Stati Uniti gode di un mercato fortissimo. Katy proviene infatti da una famiglia religiosa e i suoi esordi musicali furono in quel senso. Adesso si apre il dibattito: la cantante sta tornando alle sue radici cristiane? Ascoltando una delle sue ultime canzoni, intitolata in modo evidente By the Grace of God contenuta nel suo ultimo disco “Prism”, nella grazia del Signore, sembrerebbe di sì. Tutto il disco comunque affronta temi di un certo peso: amore, perdita, problemi esistenziali. In questo senso spicca una frase della cantante di pochi giorni fa in cui ha detto di guardare ad artisti come Joni Mitchell e di volere forse fare in futuro un disco di quel tipo. I genitori di Katy sono predicatori molto attivi che ancora oggi girano per gli Stati Uniti predicando il cristianesimo; lei stessa in una recente intervista ha detto di non aver mai abbandonato la fede.