Parlare di bellezza di fronte alla morte del proprio compagno di vita non è da tutti. Lo ha fatto Laurie Anderson, moglie dello scomparso Lou Reed, nel suo messaggio di addio, scritto per un piccolo giornale di provincia. Si tratta dell’East Hampton Star della cittadina omonima, un posto dove la coppia si recava spesso in vacanza, seppur, come dice la stessa Anderson, “fossimo gente di città”. Il riferimento è al legame fortissimo con la sua New York, la città dove Lou Reed è nato e sempre vissuto fino alla morte fino a diventarne il simbolo stesso. Nelle parole di Laurie Anderson il dolore certamente, ma anche tantissima serenità e gratitudine per quella vita vissuta insieme. Sin dalle prime righe quando celebra la bellezza dell’autunno e tutto “splende e risplende di oro e di luce soffice”, scrive. Lou e lei, dice, hanno passato molto tempo qui e questa era la loro casa spirituale. Avevo promesso, scrive ancora, a Lou di portarlo fuori dell’ospedale e di condurlo a casa, ce l’ho fatta. “Lou” dice “ha passato i suoi ultimi gironi felice e affascinato dalla bellezza e dal potere e dalla dolcezza della natura. E’ morto la domenica mattina guardando fuori della finestra gli alberi e facendo la famosa posizione 21  del tai chi con le sue mani da musicista”. Era un principe e un combattente, dice ancora, e so che le sue canzoni sul dolore e sulla bellezza riempiranno molta gente dell’incredibile gioia che aveva per la vita. E conclude: “Lunga vita alla bellezza che scende, attraversa e si impadronisce di tutti noi”. 



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