A quindici gioeni di distanza dall’uscita nei negozi di dischi, “High Hopes”, il nuovo disco di Bruce Springsteen è finito ieri sulla Rete per la gioia di fan e appassionati. Di chi la colpa di questo improvviso e inaspettato “leaked” come si dice in gergo? Qualcuno ha detto che sia stata una mossa promozionale della sua casa discografica per pubblicizzare l’evento, qualcuno ha parlato di clamoroso errore di Amazon che ha messo in vendita il disco con due settimane di anticipo. Sta di fatto che nel giro di alcune ore è stato prontamente ritirato, ma ormai il link come succede in questi casi si è moltiplicato e diffuso nel mondo virtuale della Rete permettendo a molti di scaricarlo e quindi di passarlo in giro. Così il disco di Springsteen è già stato commentato: i fan si dividono. Alcuni sono delusi, altri entusiasti. Si tratta come si sapeva di una raccolta di cover e di brani scritti anni fa ma mai pubblicati. C’è chi storce il naso per la presenza del chitarrista ex Rage against the machine Tom Morello. giudicato troppo rumoroso e sperimentale per lo stile di Springsteen, chi non apprezza l’uso di tastiere stile anni 80, chi le voci filtrate elettronicamente. Ad esempio un brano come American skin, già noto per le intense esecuzioni dal vivo, diventa con batteria elettronica una innocua canzoncina pop. The ghost of Tom Joad è invece un poderoso hard rock con le chitarre e le voci di Springsteen e Tom Morello a scambiarsi i ruoli. Ci sono poi intense ballate semi acustiche come The Wall o ariosi rock’n’roll come Just like the fire would, cover del gruppo Saints. Ma è sempre un disco del Boss e dunque non potrà mai essere un brutto disco.