Le differenze aiutano sempre. Da un lato fanno aprire la mente, dall’altro stimolano a nuove ricerche. Nella musica le sintesi di fine anno possono tendere verso due obiettivi. Il primo, presuntuoso, è definir cosa c’è stato di buono, ben sapendo che ogni tentativo di riassumere è destinato al fallimento preventivo. Il secondo, umilmente coraggioso, è cercar di proporre ai lettori un range di nomi e dischi che potrebbero servire da giungla entro la quale gioiosamente perdersi per raccogliere tesori, stimoli, fantasticherie, suggestioni più o meno rockettare. Ecco così, che la pattuglia dei musicofili del Sussidiario (Vites, Muto, Nieri, Berni, Viva, Randazzo, Franceschini, Gatto e Gatti – sembra uno scherzo, ma sono due persone differenti…) ha provato a compilare la lista dei loro best dell’annata, unendo dieci cd inediti, ristampe e boxset e guarnendo il tutto con l’indicazione de migliori concerti dell’anno che si chiude. Le liste sono a disposizione dei lettori, ma alcune, poche, considerazioni possono forse essere proposte. Dal punto di vista dei prodotti internazionali sembra che siano Nick Cave e gli Okkervill River (entrambi con tre segnalazioni) quelli che fanno convergere le indicazioni di giurati diversi per fuso, età ed estrazione. Dietro di loro i minimalisti ma fascinosi Low, i sudisti Gov’tMule, la conferma di Laura Marling. Questi sembrano essere, in tremenda sintesi, le suggestioni significative. Ma la varietà dei consigli che sono qui presenti è tale da assicurare sorprese a tutti: ecco dunque spuntare anche Robbie Williams e i Daft Punk, i funamboli chitarristi John Mayer e Greg Koch, il tastierista soul-jazz George Duke, la psichedelia degli Arboretum, il rock irlandese (ma non allineato) dei Kodaline, l’outlaw country di Jason Isbell.
Tra le sorprese assolute, musicisti appena emersi dal nulla o dal quasi nulla, ecco il folk degli anglo-irlandesi Winter Mountain, il rumorismo space-rock dei Mammatus, il canadian country dei Deep Dark Wood. Tra i vecchi o pseudo tali i “selezionatori” del Sussidiario hanno dato preferenze intriganti, spesso innervate di emozioni passate. Così ci sono “nomination” per Sting e Bobby McFerrin, per i Clannad e Pat Metheny e c’è pure spazio per gli Yellowjacket, formazione eclettica in circolazione dagli anni ’70 e per Boz Scaggs, bel nome del country-folk americano, Elton John e Depeche Mode, Mike Oldfield e addirittura per i dmenticati Quarterflesh e per Carolyne Mas (decimo disco in quattro decenni di attività).
La canzone italiana, dal canto suo, esprime una novità assoluta: Elsa Martin, cantautrice friulana che pare essere la vera sorpresa dell’anno. Miscelando pop e ispirazione della sua terra, Elsa ha dato vita ad un disco lieve e potente, mostrando che dalle periferie posso venire cose ottime. Dietro di lei ci sono Massimo Volume e Francesco De Gregori, Cristiano de André e Alberto Radius, a conferma di un mix cantautorale-rocckettaro che è proprio di casa nostra. Un mix a cui sfuggono, ad esempio, i Gentless3, formazione decisamente atipica per il panorama tricolore che incrocia l’alt-country al pop ed al punk con risultati potenzialmente fantastici. Intanto ci chiediamo: ma Elsa sarà la nostra Laura Marling? E i Gentless3 diventeranno i Wilco “de noantri”? Chissà, nel frattempo godiamoci il loro incipit di carriera, cosi promettente. E godiamoci anche il prodotto maturo di un grande musicista come Antonio “Rigo” Righetti, che ha inciso un disco di alta qualità, citando Waits e Strummer, Clash e Dylan.
Nelle classifiche del Sussidiario non ci sono Bowie e McCartney, Pearl Jam e Queen of the Stone Age, Neko Case e My Bloody Valentine, Nine Inch Nails, vale a dire alcuni tra i frequentatori delle classifiche delle testate più autorevoli del mondo musicale, da Spin al Rolling Stone (quello americano). Ma, si può aggiungere, se è solo per questo nella hit di fine anno di quest’ultimo magazine c’è pure l’ultimo disco di Miley Cirus. Ecco: noi avremo di sicuro inserito tante fesserie, ma il coraggio di infilarci anche l’ex diva dei telefilm di Disney non l’abbiamo avuta. Forse dovevamo osare di più?
Jason Isbell, “Southeastern”
Tom Odell, “Long Way Down”
Joshua Radin, “Wax Wings”
Griffin House, “Balls”
Jeff Black, “B-Sides and Confessions Volume Two”
The Wild Feathers, “The Wild Feathers”
Winter Mountain, “Winter Mountain”
Kodaline, “In a Perfect World”
Paper Aeroplanes, “Little Letters”
Frank Turner, “Tape Deck Heart”
Ristampe
Mike Oldfield, “Crises” (Deluxe Edition); Fleetwood Mac, “Rumours” (Deluxe Edition); Van Morrison, “Moondance” (Deluxe Edition)
Gentless3 -SPEAK TO THE BONES
Pat Metheny – TAP JOHN ZORN’S BOOK OF ANGELS/VOL.20
George Duke – DREAM WEAVER
Giulio Carmassi – ENTER TO EXIT
Kristian Terzic- KRISTIAN TERZIC
Will Lee – LOVE, GRATITUDE AND OTHER DISTRACTIONS
Yellowjackets -A RISE IN THE ROAD
Jim Beard- SHOW OF HANDS,
Cristiano De André – COME IN CIELO COSÌ IN GUERRA
Naked Truth- OUROBOROS
Concerti dell’anno:
Steve Hackett, Roma; John McLaughlin, Pordenone; Marcus Eaton, Roma
Arcade Fire “Reflektor”
Okkervill River “The Silver Gymnasium”
Nick Cave & The Bad Seeds “Push the Sky Away”
Depeche Mode “Delta Machine”
Daughter “If You Leave”
The National “Trouble Will Find Me”
Massimo Volume “Aspettando i Barbari”
Perturbazione “Musica X”
Alice in Chains “The Devil Put Dinosaurs Here”
Josh Ritter “The Beast in Its Tracks”
Concerti dell’anno:
Neil Young & Crazy Horse (Lucca); Nick Cave & The Bad Seeds (Milano)
Alberto Radius – Banca d’Italia
Quarterflash – Love is a Road
Elsa Martin – Verso
Sound of Contact – Dimensionaut
Mike Oldfield – Crises (Super De Luxe Box Edition)
Clannad – Nadur
Boz Scaggs – Memphis
Fleetwood Mac – Rumours (35th Anniversary De Luxe Edition)
Novecento – Through The Years (The Definitive Collection)
Concerti dell’anno: Clannad – Rezzato ; Bob Dylan – Arcimboldi
Jason Isbell – Southeastern
Mavis Staples – One true vine
Eels – Wonderful glorious
Black Rebel Motorcycle Club – Specter at the feast
Low – The invisible way
Mammatus – Heady Mental
Leroy Powell & Messengers – Life and death
Gov’t Mule – Shout
Greg Koch – Play well with others
Tedeschi Trucks band- Made up mind
Carolyne Mas, “Across the River”
Roy Harper, “Man & Mith”
The Band “Live at the Academy of Music 1971” (ristampa deluxe)
Elton John, “The diving board”
The Deep Dark Woods, “Jubilee”
Ben Harper with Charles Musselwhite, “Get Up!”
Francesco De Gregori, “Sulla strada”
Luca Rovini “Avanzi e guai”
Fleetwood Mac, “Rumours” (Deluxe Edition)
Antonio Rigo Righetti, “Angeli e demoni”
Concerti dell’anno: Bob Dylan, Arcimboldi; Neil Young, Lucca; Bruce Springsteen, San Siro; Glen Hansard, Milano (concerto di febbraio)
LAURA MARLING – Once I was an eagle
AMOS LEE – Rivers of sorrow, mountains of song
OKKERVIL RIVER – The silver gymnasium
PAUL HANDYSIDE – Wayward son
PHOSPHORESCENT – Muchacho
FIRE! ORCHESTRA – Exit!
ANAIS MITCHELL & JEFFERSON HAMER – Child Ballads
BILL CALLAHAN – Dream river
NICK CAVE & THE BAD SEEDS – Push the sky away
GUY CLARK – My favourite picture of you
Gov’t Mule – Shout!
Bob Dylan – Another Self Portrait 1969-1971 including live at the Isle Of Wight in 1969 (deluxe)
Nick Cave & the Bad Seeds – Live from KCRW (live)
Depeche Mode – Delta Machine Low – The Invisible Way
Okkervil River – The Sylver Gymnasium
Arbouretum – Coming out of the Fog
Tedeschi Trucks band – Made Up Mind
Retribution Gospel Choir – 3
John Grant – Pale Green Ghost
Concerti dell’anno: Bob Dylan – Arcimboldi; Depeche Mode – San Siro
Sting – The Last Ship
Sarah Jarosz – Building up from Bones
Elsa Martin – Verso
Bobby McFerrin – Spirityouall
Laura Marling – Once I Was An Eagle
Samuele Bersani – Nuvola Numero Nove
Mayer Hawtorne – Where Does This Door Go
Daft Punk – Random Access Memory
Robbie Williams – Swings Both Ways
John Mayer – Paradise Valley
Concerti dell’anno: Esperanza Spalding – Lugano; Johnny Flynn – Milano Tunnel; Glen Hansard – Sesto Carroponte