E’ terminata questa Traviata a opera del regista russo Dmitri Tcherniakov e diretta dal Maestro Daniele Gatti, una Traviata che ha inagurato come di abitudine la stagioe concertistica del Teatro La Scala, alla presenza di autorità come il capo dello Stato. Una opera controversa che farà discutere: già sui social network durante la diretta moltissime sono state le critiche nei confronti di sceneggiatura e regia. Il soprano Piotr Beczala si è preso poi molti “buuu” di contestazione dal pubblico e non è mai apparso all’altezza del suo ruolo. Divina invece è sembrata la Violetta tedesca, la bravissima Diana Damrau che è stato l’elemento vincente di una Traviata che invece non sembra aver colto nel segno. Anche il direttore Daniele Gatti si è preso infatti una forte contestazione del pubblico e questo è alquanto significativo. Ma soprattutto non sono piaciute le scenografie e i costumi, un adattamento troppo moderno e a tratti di bassa qualità, sciatto e poco ispirato, almeno così a una prima impressione, Fischiatissimo dal pubblico lo scenografo russo e in totale fischiata tutta l’opera. Peccato per la bravissima Damrau.
Prosegue la prima della stagione teatrale de La Scala con la Traviata di Giuseppe Verdi (clicca qui per la radiodiretta). Per l’occasione l’opera viene trasmessa in diretta anche per i detenuti del carcere di San Vittore e con la presenza del ministro Cancellieri. A sorpresa poco prima dell’inizio è giunta una telefonata del capo dello Stato presente invece alla Scala: Nelle carceri trattamenti disumani e degradanti, ma il governo sta lavorando con decisione, ha detto. Il suo messaggio al parlamento sulle carceri, ha detto ancora, è stato ispirato proprio alla sua visita a San Vittore.
La prima impressione del tutto a caldo dopo il primo atto: è sembrata un po’ “calcata” la recitazione durante la festa, un po’ artefatta la ricostruzione di quel tipo di società. ma, ripetiamo, è solo una prima impressione. Ha stupito invece positivamente la brava soprano tedesca Diana Damrau, capace di una gamma molto vasta di capacità vocali, splendida soprattutto in quelli più intensi e sofferenti. Brava anche a muoversi sul palco in modo disinibito. Un po’ più legato Alfredo, il soprano polacco Piotr Beczala ma d’altro canto quanto può essere difficile cntare in italiano per uno straniero? Scenografia molto semplice e curata. Buon primo atto comunque.
L’appuntamento annuale che apre la stagione musicale del Teatro La Scala, come sempre accade nella giornata che celebra Milano e la sua storia, la festa tutta ambrosiana di Sant’Ambrogio. Evento unico nel suo genere, a cui prendono parte da sempre le più alte cariche dello stato e dalla vita sociale, economica e culturale italiana, quest’anno sarà all’insegna della Traviata di Giuseppe Verdi, evento che concluderà anche l’anno delle commemorazioni del grande compositore. Si inizierà verso le 17 e 30. La Traviata, composta nel 1853, fa parte della cosiddetta trilogia popolare del maestro.Dirige l’opera il maestro Daniele Gatti, giovane direttore d’orchestra (52 anni) ma già con una lunga carriera alle spalle. Dopo aver diretto dal 1992 al 1997 la prestigiosa Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma, si è esibito in tutto il mondo mentre dal 1997 al 2007 è stato direttore musicale del Teatro comunale di Bologna. E’ considerato uno dei massimi esperti di musica contemporanea. Per lui la prima volta all’apertura della Scala. Ha così anticipato la serata: “Seguiremo il dettato dell’edizione critica e La Traviata verrà eseguita nella sua interezza, senza i tagli di tradizione, con tutte le ripetizioni e con l’aggiunta di qualche variante e cadenza in conclusione, secondo il costume del tempo”. La regia e le scene sono invece di Dmitri Tcherniakov. Nato a Mosca, anche lui molto giovane, ha cominciato lavorando al Teatro di dramma russo a Vilnius in Lituania per poi lavorare nelle maggiori città del suo paese. Ha così commentato questa opera: “La Traviata era un rarissimo esempio di opera lirica che parlava della contemporaneità. Proprio in questo sta la grande sfida di Verdi.
Oggi sappiamo tante cose in più, abbiamo letto, visto, incontrato, sperimentato molto. Nel nostro spettacolo cerchiamo di analizzare da vicino un frammento della vita dei personaggi e di capire che cosa sta succedendo ai loro sentimenti”. Per rendere alla perfezione l’evento che sarà trasceso in diretta su Rai 5 la televisione userà dieci telecamere diverse e due microcamere in scena. Si utilizzeranno sessanta microfoni e cinquanta persone fra tecnici, cameraman e altro. Verrà trasmessa in tutto il mondo per un pubblico previsto di oltre un milione di persone. Nella parte di Violetta avremo invece Diana Damrau. Nata nel 1971 in Germania, debutta nel 1995 con Le nozze di Figaro. E’ considerata uno die massimi soprano viventi., che preferisce ruoli da soprano di coloritura, che ha cioè “la capacità tecnica di eseguire una serie di ornamenti virtuosistici su una parola o su una sillaba utilizzando al massimo l’agilità vocale”.
Per tutti coloro che non vogliono perdersi l’evento, ricordiamo come sia possibile seguire la prima de “La Scala” sintonizzandosi alle 17.30 su Rai 5 (canale 23) e Rai HD (canale 501). Per chi invece si trovasse all’estero, la differita verrà trasmessa da Rai Tre e da Rai Italia. Anche le televisioniestere saranno attive: in Francia e nei Paesi francofoni sarà Artè a collegarsi in diretta con il teatro milanese; in Germania e nei Paesi di lingua tedesca ci penserà ZDF; in Russia sarà la TV Cultura a trasmettere “La Traviata”, mentre MTV garantirà il servizio in Ungheria. Nel caso foste impossibilitati a seguire lo spettacolo in tv, anche la radio sarà sul pezzo trasmettendo il diretta radiofonica la prima su Radio 3 (clicca qui per la radiodiretta). Infine, anche i social network saranno attivissimi e sul pezzo nel raccontare l’esordio stagionale de “La Scala”. Su Twitter è già scattato l’hashtag #primadellascala.
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