Alcuni fortunati hanno avuto l’occasione per vederlo suonare ancora una volta la scorsa estate, quando si esibì a Milano. Ray Manzarek era membro fondatore insieme a Jim Morrison, Robby Krieger e John Densmore dei mitici Doors, il gruppo più trasgressivo e innovatore dell’America degli anni 60. Di Jim Morrison si sa ovviamente tutto: morto a soli 27 anni nel 1971 mentre si trovava a Parigi per i troppi abusi di alcol e droga, è un mito del rock e del mondo dello spettacolo pari ad altri personaggi morti in giovane età come James Dean. Ray Manzarek era invece la mente musicale dei Doors, l’allampanato tastierista che metteva insieme musica colta, jazz e psichedelia per dare l’impronta magica ai brani del gruppo, si pensi alla sua parte di tastiere nel leggendario brano Light my Fire. Nato nel 1939 a Chicago, era di qualche anno più anziano degli altri: è morto dunque a 74 anni di età. Chi l’ha visto a Milano lo scorso anno lo aveva trovato in splendida forma, mentale e musicale, con il vigore di un giovane. Manzarek era anche la memoria storica del gruppo, il portavoce e l’organizzatore degli archivi dei Doors. Invece secondo quanto riporta il sito ufficiale della band Manzarek soffriva di un tumore. Adesso avrà raggiunto il suo caro amico Jim Morrison, là dall’altra parte, come cantavano i Doors: break on through the other side. La leggenda della musica californiana è adesso finita per davvero e per sempre.



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