Solo pochi giorni fa avevamo riportato su ilsussidiario.net le parole dello stesso Claudio Rocchi, un messaggio che aveva scritto su facebook raccontando, con serenità esemplare, la malattia che lo aveva colpito improvvisamente. Adesso Claudio è morto. Il suo grande cuore non ha retto. Aveva 62 anni. Aveva scritto su facebook: “Sappiate che il buonumore tiene, la Coscienza pure…”. Lo scorso 25 maggio con grande lucidità aveva raccontato cosa era successo: “Patologia non reversibile che innesta la perdita d’uso degli arti inferiori sulla patologia ossea degenerativa. Sono ultra fragile, e devo stare praticamente a letto evitando movimenti di ogni genere che potrebbero, nel caso di un’invasione midollare più alta del D11 odierno, pregiudicare anche l’uso degli arti superiori. Non male, vero, per mettere alla prova il buonumore? Sappiate che il buonumore tiene, la Coscienza pure e il libro è iniziato stamane…”. Il libro doveva essere la sua autobiografia, quella di una vita pienissima come poche, tra musica cominciando alla fine degli anni sessanta con gli Stormy Six ad ambiziosi progetti da solista rimasti nella storia della musica italiana. E poi il ritiro in un monastero buddista e tanto altro ancora. Con la sua malattia, aveva detto, cominciava la sua settima vita. Una vita che adesso non finirà più, dove Claudio potrà vivere nella serenità eterna che ci aveva sempre dimostrato già su questa terra. Alla sua compagna nella vita Susanna Schimperna l’abbraccio di tutti noi.