Jennifer Lopez si è esibita in occasione del 56esimo compleanno del presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdimukhamedov. J.Lo è  la prima star occidentale a visitare l’isolato Paese centro-asiatico, conosciuto per le sue vaste riserve di gas, ma anche per lo scarso rispetto dei diritti umani. Sabato sera, 29 giugno, nel corso di un evento organizzato dalla China National Petroleum Corp, che nel 2009 ha realizzato un gasdotto che collega il Turkmenistan alla Cina, J. Lo. ha dedicato la canzone “Happy Birthday” a Gurbanguly Berdimuhamedow. L’agente della cantante ha tenuto a spiegare che non si trattava di un evento politico e che la Lopez non avrebbe partecipato se fosse stata a conoscenza delle accuse sollevate da alcune organizzazioni per i diritti umani nei confronti di Berdimuhamedow. Gli attivisti per i diritti umani non hanno gradito la partecipazione della pop star alla festa di compleanno del dittatore. Thor Halvorssen, a capo della Human Rights Foundation, ha scritto su Twitter: “Qual è la prossima tappa del suo tour, la Siria? Il dittatore del Kazakistan compie gli anni il 6luglio, forse anche lei sarà lì a fargli una visita?”.
Ma non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, che una star partecipa a una festa per uno dei tanti dittatori del mondo. Nel 2009 Sting partecipò a una manifestazione simile in Uzbekistan per quasi 2 milioni di sterline e fu messo letteralmente alla berlina dalla stampa. Anche Ennio Morricone ha diretto un concerto a Tashkent ed Eros Ramazzotti ha cantato per Gulnara Karimova, figlia del dittatore dell’Uzbekistan, Islam Karimov.



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