Le canzoni solitamente nascono per raccontare delle storie. La maggior parte delle canzoni che conosciamo, raccontano di storie d’amore, altre invece raccontano eventi accaduti, vicini o lontani. Alcune son storie divertenti, altre tragiche o drammatiche. Luigi Gaudio ha ben pensato di unire la sua passione – la musica – con il suo mestiere – insegna lettere  al liceo – e ha iniziato a creare canzoni che raccontassero la Storia, quella con la S maiuscola, che si studia a scuola: la preistoria, l’homo sapiens, i nomadi, gli egizi, i greci e così via fino agli antichi romani. Così, capita che dopo aver spiegato ai suoi alunni tutta una lezione sull’uomo preistorico, tiri fuori una chitarra e canti loro “Lucy”, una canzone su quell’ominide i cui resti furono scoperti nel 1968. Oppure mentre sta raccontando delle abitudini degli spartani dell’era antica, ecco che canta “Archiloco”, spiegando in musica la storia del primo poeta lirico greco. 



Luigi Gaudio diventa così il “Il CantaStoria”, e il suo metodo di insegnamento, che unisce lo studio al divertimento, lo porta a scrivere numerose canzoni con a tema appunto la storia. Luigi Gaudio è un insegnante col pallino della musica e di internet. A cercare tra i podcast è facile imbattersi in sue lezioni di storia, di italiano, geografia o altro ancora, e lui stesso gestisce diversi portali didattici, tra cui www.atuttascuola.it  e www.gaudio.org . 



È l’incontro con Walter Muto che lo porta a realizzare il primo CD contenente 22 canzoni (da “Lucy a Caligola”, come indica il sottotitolo): un disco che segue perfettamente il programma scolastico, perfino nel suo ascolto in successione dall’inizio alla fine.

Dopo il brano introduttivo “L’uomo nasce”, le prime 7 canzoni raccontano il periodo preistorico. La fresca voce di Benedetta Amelio ci presenta “Lucy” (e ricordiamo che il nome di quell’ominide fu dato come omaggio ai Beatles di “Lucy in the sky with diamonds” ndr.). Segue il  duetto padre-figlio di “Zio Vanja”,  dove Luigi Gaudio e Lorenzo Fusco nelle parti del figlio raccontano di uno scorbutico ominide contrario ad ogni forma di evoluzione e che per orgoglio rifiuta di accettare le scoperte fatte. Poi “Neanderthal”, una splendida lezione perfettamente raccontata in musica e valorizzata dai background vocals del coro Maasdammer, già conosciuto nei lavori di Carlo Pastori e del Maestro Alberto Villa. E così via.  Troviamo ancora Benedetta Amelio in “Gira Gira Gira”, dove si narra della scoperta e dell’importanza della ruota, e poi altri ospiti di alto livello musicale, quale Gianni Fusco in “Ma chi c’ha fatto fa” e Casimir Patrick in “Sicheo”. 



Su tutto svettano gli arrangiamenti di Walter Muto, la cui maestria nel sapersi muovere tra diversi generi musicali è ormai cosa nota: non si limita a dare un vestito ad ogni singola canzone, bensì costruisce una ambientazione idonea sia all’argomento trattato, sia alla musicalità richiesta dal gusto artistico.

A volerlo trovare, il tocco di Walter si sente nelle citazioni – dagli U2 in “Gira gira Gira”, a “Love is in the air” in Micenei, gli Status Quo nell’egregia e rockettara “Spartaco”, fino al rhythm ’n’blues di “Hold On, I’m Comin’ “ in Ave Cesare – e trova esaltazione negli arrangiamenti di brani quali “Nomadi”, “Sicheo”, “Magna Grecia”, “Spartaco” e “Caligola” su tutte.

Il finale di “Spartaco”  –  a detta di chi ha registrato il disco – vale da solo l’acquisto, mentre “Nomadi” regala un godurioso assolo di Banjo all’unissono con la chitarra acustica

Il divertimento nell’ascolto di questo disco sta anche nel cercare di inquadrare i vari generi musicali: dal rockabilly di “Minosse”, ai classici napoletani di “Ma chi c’ha fatto fa”, dalla marcetta bandistica e goliardica di “Caligola”,  al Samba di  “Magna Grecia”,  fino all’eleganza de “Il campione”. Prima di concludere il percorso storico, con la reprise di “L’uomo cammina”, c’è giusto il tempo di parlare di Caligola, e scherzare su un questo ambiguo imperatore romano.

Gran parte del lavoro di registrazioni è stato fatto da Walter Muto, il quale si è divertito a suonare diversi strumenti,  ma un enorme apporto è stato dato da Ermes Angelon, al quale è stato dato il compito di pensare alla ritmica di batteria e percussioni, e dall’egregio Fabio Besana, perfetto esecutore delle parti per basso e contrabbasso.

Prodotta da Rdrock, e registrata da Ivano Conti presso gli studi Tappeti Sonori, l’opera di Luigi Gaudio merita sicuramente un plauso, non solo per le capacità musicali del suo inventore, ma anche e soprattutto per la qualità creativa che ha portato il nostro insegnante a realizzare un prodotto artisticamente perfetto, e allo stesso tempo didatticamente pratico. 

Il disco è disponibile su iTunes Store e altri negozi online: per chi volesse, a corredo del disco, è possibile acquistare anche le schede didattiche per poter svolgere un percorso scolastico tra canzoni, testi e giochi.