E’ morto Jimmy Fontana. Un altro lutto nel mondo della musica, dopo la scomparsa di alcune delle più belle voci italiane degli scorsi mesi. Jimmy Fontana era un artista completo, di grande fascino e carisma musicale. Contrabbassista, attore, ma soprattutto cantante che ha saputo coniugare la musica leggera con il raffinato jazz. Enrico Sbriccoli, questo il suo nome all’anagrafe, ha regalato davvero delle emozioni destinate a rimanere nella memoria di chi ha vissuto l’epoca del vinile e dei gracchianti 45 giri che – sdoganati nelle case degli italiani e che hanno portato queste ballate nelle famiglie italiane. Il Mondo (composto nel 1965, con l’arrangiamento di Ennio Morricone) è sicuramente stato il suo pezzo di maggior successo e fascino, ma a dispetto di una immagine romantica, Jimmy Fontana era un uomo anche dai lineamenti piuttosto duri. Collezionista di armi da fuoco, fu addirittura implicato in una indagine legata a una mitraglietta Cz 61 Skorpion, ritrovata nel 1988 e riconosciuta come arma usata in diverse stragi negli anni di piombo e successivamente. Nel 1971 compone un altro capolavoro di poesia cantautorale, con l’intento di presentarlo a Sanremo (ma questo non fu possibile). Quasi come conseguenza di questa brutta botta, la carriera di Jimmy Fontana subì una battuta d’arresto. Stiamo parlando di Che Sarà, una canzone piena di speranza e spensieratezza, che parla della parabola di un uomo che parte dal suo paesino di collina e si affida al destino che gli riempirà la vita di avventura. Con un accento di speranza. Che oggi forse trova il suo compimento. E in fondo è proprio vero, “sarà quel che sarà”…



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